ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA ... - agregat

doppiato da una vita fa fatica a passare al sottotitolo. Credo che la traduzione simultanea sia
più soft per loro, anche se fanno comunque molta fatica perché magari mettono il volume
troppo alto, ci fanno impazzire, vedi persone che entrano, escono. Ci sono persone che non
sopportano i sottotitoli, se sono persone che non frequentano i festival, e a meno che non
abbiano una predisposizione per le lingue, preferiscono il doppiaggio. Spesso il sottotitolo
lo si usa anche per sentire la lingua, per imparare. Però lo spettatore italiano normale ama il
doppiaggio. Da spettatore devo dire che il sottotitolo su copia è quello che preferisco. Gli
altri sistemi hanno dei vantaggi e degli svantaggi, ma lì dipende.
Manca pubblicistica su queste cose, sarebbe interessante, con tutti i libri che escono,
sapere qualcosa anche su questo punto, sarebbe bello che uscisse qualcosa di divulgativo,
anche nelle librerie, perché non esistono testi sull'argomento, sarebbe interessante
soprattutto per gli addetti ai lavori. Continuano ad uscire monografie su registi, attori,
sceneggiatori, sarebbe interessante per noi avere testi su questo, secondo me è un aspetto
importante del film, come viene tradotto, i vantaggi e gli svantaggi di un sistema o dell'altro.
Saremmo interessati a sapere se viene pubblicato qualcosa, ci piacerebbe sapere qualcosa
sugli altri film festival, sulle agenzie. Un altro problema della simultanea, è che senti il
volume e la voce dalle altre cuffie, anche se tu non vuoi usare la cuffia. Tecnicamente è un
limite il fatto che qualcosa passi. E poi un limite è che quando utilizzi la cuffia, devi
abbassare il sonoro del film.
100