ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA ... - agregat

il discorso cambia, ma è indubbio che un film di Jim Carrey venga visto dallo spettatore
preferibilmente in italiano perché viene visto per ridere, non per sentire le gag del comico
nella versione originale, anche se quella è ancora una cosa diversa.
È anche molto meno impegnativo, per lo spettatore…ci si rilassa
Esatto, esatto ascoltare e vedere le immagine farsi trasportare dalle immagine allo
spettacolo, eccetera. Mentre invece vedere un film di Kiarostami in italiano è un po'strano.
Primo perché a vedere un film di Kiarostami non ci si va per rilassarsi. Vedere un film
iraniano con personaggi iraniani che parlano in italiano, lascia un po' perplessi. In quel caso,
secondo me, la versione originale diventa fondamentale. Per me quel film, quel tipo di film
non può che essere visto in quel modo. Come dire, è l'essenza stessa di quel determinato
film ma presuppone il rispetto della versione linguistica originale. La quale dimensione
linguistica non è più soltanto una traccia sonora, ma è parte stessa del film. Non potrei
concepire di vedere un film cinese, un film africano, comunque un film d'autore in una
lingua che non sia la propria.
Da quando avete iniziato usare il sottotitolaggio?
In via sporadica dal 96, in via sempre più continuativa dal 1999- 2000 mi sembra.
Quindi fino a quando avete avuto la traduzione simultanea?
Io anche prima in altre esperienze prima del Lumière Ho iniziato ad avere rapporti
con i traduttori simultanei già negli anni 70, poi dall'85 abbiamo avuto una relazione stabile
con una nostra bravissima interprete che lavora ancora con noi. E poi da quando i
simultaneisti sono stati come dire, accantonati, si sono riciclati nel sottotitolaggio. Si sono
convertiti al sottotitolo.
E il fatto di rispettare il film o l'integrità linguistica di questo, fa parte di questa
scelta? Viene usata questa traduzione per questo preciso motivo?
Certo sicuramente. Con la traduzione simultanea si prende l'apparecchio, ma non si
coglie nulla. Mentre io certo non posso dire di conoscere bene la lingua inglese o francese,
quando vedo un film inglese o francese con i sottotitoli in italiano ricorro a quel 10, 20% di
lingua che conosco. Mi risolve molti problemi e il 70% lo capisco da solo, mentre per il
restante 30% mi aiuto con i sottotitoli e lo faccio attraverso la lettura, insomma sopportabile.
Per cui esco dalla visione del film non frastornato dal fatto di aver dovuto sentire qualche
altra cosa nè di aver dovuto leggere disperatamente.
I sottotitoli per un film offrono sbocchi di lavoro per mercati più ricchi come il DVD
per esempio. Il DVD ha rivoluzionato il sottotitolo perché i DVD può essere fatto e fruito in
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