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ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA ... - agregat

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importantissima in questo lavoro, loro erano senza esperienza. Queste ragazze hanno avuto<br />

la fortuna, la forza fisica di seguire questo settore. Si spostano in continuazione, vanno da<br />

una città all'altra, hanno più festival in contemporanea. Per cui è anche molto difficile, però<br />

questo le ha aiutate ad essere più professionali di altre. Loro sono molto brave traducono,<br />

qualsiasi cosa, senza battere ciglio. Almeno questo è quello che si sente. Ci fidiamo. La<br />

traduzione simultanea è già qualcosa che parte in difetto, diciamo, rispetto al film doppiato.<br />

Quindi deve essere fatto bene, perché se è fatto male aggravi ulteriormente quello che è già<br />

l’handicap di partenza. Già hai una voce sola che rappresenta tutti personaggi, quindi dopo<br />

qualche minuto devi entrare nella storia e crederci, e non è facile. Proprio il fatto che siano<br />

scorrevoli, che abbiano una certa intonazione, e partecipazione da parte della simultaneiste,<br />

che aiuta ad entrare nella storia dei personaggi.<br />

Avete in mente di cambiare sistema?<br />

Sì, potrebbe essere il sottotitolaggio prima o poi. Dipende anche da cosa preferisce il<br />

pubblico. A parità di costo si. Però a parità di costo. Per i sottotitoli bisogna avere la sala<br />

giusta, con lo schermo un po' alto, perché ci deve stare il display. Non come a Torino, dove<br />

è molto stretto. Era largo, era il doppio rispetto Torino. Quindi erano molto leggibili, e devo<br />

dire che mi sono trovato abbastanza bene per quel tipo di sottotitoli. Però c'erano pochi film.<br />

Avevano 15 o 20 film e con quel numero si può fare. Può essere che in futuro ci sia spazio<br />

per i sottotitoli anche qui da noi. Il problema per esempio con i film orientali, è che a volte<br />

hanno il sottotitolo cantonese rispetto al cinese o viceversa e il sottotitolo inglese e poi<br />

bisogna avere anche il sottotitolo italiano. Un conto è avere la copia pulita, e questo capita<br />

raramente. Spesso il film se non è inglese, ha già il sottotitolo in francese, in inglese, in<br />

spagnolo. E allora sulla copia pulita un solo sottotitolo, ti svia poco, ma se hai il doppio<br />

sottotitolo, e magari anche fuori sincrono, devi guardare l'immagine, saltare un sottotitolo,<br />

leggere quello sotto. E lo trovo faticoso. Certo ci si abitua, perché è una questione di<br />

abitudine. Ma se il festival è un momento privilegiato, fai un po' fatica in pochi giorni ad<br />

abituarti. Dovrebbe essere ripetuto anche durante l'anno. Noi cerchiamo con una rassegna<br />

che organizziamo durante l'anno. Proiettiamo tutte le settimane, o cerchiamo di proiettare,<br />

film in lingua originale con i sottotitoli. Sono dei cicli appositamente sottotitolati e sono<br />

pellicole con il sottotitolo sulla copia.<br />

E come mai, qual è l'obiettivo?<br />

Quello di formare il pubblico. Poi oggi con sky, con la TV satellitare, e i film<br />

sottotitolati che sono tantissimi, i più giovani sono abituati. Una persona che vede il film<br />

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