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ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA ... - agregat

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Allora io sono assolutamente parziale in questa cosa, e quindi ti dico che la traduzione<br />

simultanea è una soluzione che si può usare se non c'è altro modo, se non si può fare in altro<br />

modo, allora va bene anche la simultanea. Mi viene da dire, quasi quasi preferirei vedermi<br />

un film senza traduzione che con la simultanea. Questo senza nulla togliere alla bravura di<br />

molti traduttori simultanei e anche al lavoro duro che fanno, perché è veramente duro fare<br />

una simultanea. E’ vero che il sottotitolo disturba l'occhio, e la cosa migliore sarebbe vedere<br />

tutti i film in lingua originale senza sottotitoli. Però sapere tutte le lingue del mondo non è<br />

possibile. Quindi è sempre un compromesso che si fa, il sottotitolo è un compromesso, per<br />

la comprensione si mette il sottotitolo. Quindi è un disturbo alla vista, però è un disturbo<br />

secondo me non così grave. Il disturbo che si ha con la simultanea all'orecchio, è un disturbo<br />

che secondo me, prende il respiro di chi guarda il film perché chiaramente va a incidere<br />

sull’espressività dell'opera, perché il traduttore simultaneo non può occuparsi della<br />

traduzione e del tono. È solo, quindi non può fare le voci, chiaro. È ovvio, però è un limite<br />

enorme, e come situazione sarebbe meglio farne a meno insomma, ecco. Però, nel caso in<br />

cui non ci sono i sottotitoli, e il film è in una lingua conosciuta da pochi o non conosciuta, la<br />

traduzione simultanea è comunque un servizio degno di rispetto. Chiaramente durante un<br />

festival, e soprattutto un festival internazionale che ha dei mezzi, ci devono essere i<br />

sottotitoli.<br />

Quindi secondo te perché alcuni festival usano ancora la simultanea?<br />

Per motivi di budget, perché la simultanea costa meno. Poi, ci può essere anche<br />

qualche direttore di festival che pensa che la simultanea sia migliore dei sottotitoli, ma non<br />

credo, provate a intervistarli. Non credo, per l'esperienza che ho, non c'è nessuno che<br />

preferisca la simultanea. A Locarno, qualcuno mi diceva che siccome lì c'è un problema di<br />

molte lingue, perché Locarno deve tenere conto della Svizzera di lingua italiana, della<br />

Svizzera di lingua tedesca o di lingua francese, allora lì avevano un problema di come fare<br />

con tutte queste lingue, e allora li forse per non scontentare nessuno, hanno deciso di fare la<br />

simultanea, però di questo non ho esperienza diretta, è quello che ho sentito dire.<br />

La differenza sostanziale può essere questa: per un pubblico specializzato, come ti<br />

dicevo prima, sicuramente il sottotitolo è la scelta che viene operata. Per un pubblico invece<br />

più ampio, più commerciale, chiamiamolo così, può darsi che, anzi sicuramente, il<br />

sottotitolo è una cosa che dà fastidio. Quando vedono il sottotitolo dicono, andiamo in<br />

pizzeria, andiamo da un'altra parte. Il pubblico specializzato questo non lo fa, perché si sa la<br />

qualità che si ha con il sottotitolo, è quello che vogliono insomma.<br />

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