ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA ... - agregat

Capitolo III Il festival sottotitolato Human Rights Nights 77
In un documentario, per esempio si ricorre spesso all’intervista, strumento
importante che ci consente di leggere la realtà nelle sue molteplici forme, quelle dei
punti di vista, degli occhi altrui. Il rapporto tra l’intervistatore e l’intervistato, la
modalità con cui si conduce l’intervista diventano quindi elementi fondamentali,
filtro e canale delle emozioni dell’altro.
Castellani (2002:105) spiega che esistono varie metodologie con cui si
conducono le interviste all’interno dei documentari, il cui impiego è dovuto allo
scopo che si ha e al risultato che si vuole ottenere.
Un autore che voglia dare un taglio psicosociologico al suo documentario,
ricorrerà ad un’intervista in cui si cerca di ottenere le risposte immediate
dell’intervistato, facendo leva sulla spontaneità della situazione, con tutto ciò che
questo comporta, sia a livello di sceneggiatura, che sarà quanto più vicina alla realtà
e povera di artifici cinematografici, sia a livello del parlato, che in quanto spontaneo
appunto, presenterà per esempio false partenze, ripetizioni, frasi interrotte. Di
converso, un documentario-inchiesta che mira a ricostruire una determinata
situazione storica, avrà diverse indicazioni di sceneggiatura e un ritmo più lento, a
partire anche dall’eloquio degli intervistati, da cui non si cerca di ottenere una
reazione a caldo, incalzandoli magari con domande veloci, che esigono risposte
veloci, tutt’altro: si vuole evocare qualcosa di lontano, scavare nei ricordi, e questo
inevitabilmente implica un altro tipo di approccio.
Dei film sottotitolati Pinochet Children presentava appunto i tratti appena
descritti. I tre protagonisti tornano con la mente agli anni della dittatura di Pinochet,
raccontando in che modo tale situazione ha influenzato la loro vita. Il ritmo del
dialogo era quindi lento, c’erano lunghe pause, e poche ripetizioni o frasi interrotte.
Questo ha facilitato molto il lavoro di sottotitolaggio, perché ha consentito di
apportare meno tagli al testo, in quanto si doveva sottostare a vincoli temporali meno
rigidi, ed è stato d’aiuto anche nella fase di lancio dei sottotitoli in sala.