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ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA ... - agregat

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Capitolo II Politiche traduttive dei film festival 40<br />

estremamente soddisfatto. Sottolinea come apprezzi la professionalità delle<br />

interpreti, che lavorano con il festival ormai dal 1999 e come sia nato un rapporto di<br />

fiducia tale per cui ”C’è la garanzia che nessun film rimarrà scoperto” 24 . Aggiunge<br />

che le traduttrici precedenti, essendo del posto, consentivano al festival di evitare<br />

spese di alloggio necessarie invece per le altre interpreti, ma che preferisce pagare di<br />

più perché “ Ci teniamo che la traduzione sia fatta in un certo modo”, e perché le<br />

interpreti professioniste avrebbero “un linguaggio, una scorrevolezza, che è difficile<br />

trovare in chi non lo fa abitualmente”.<br />

Noi ci siamo abituati bene: diamo per scontato la scorrevolezza, l’intonazione, ed è vero<br />

che se cambi, ti rendi conto che sono aspetti importanti. Le altre avevano un’incertezza,<br />

una mancanza di scorrevolezza, fondamentale per rendere credibile il lavoro. (***) La<br />

traduzione simultanea è già qualcosa che parte in difetto, diciamo, rispetto al film<br />

doppiato. Quindi deve essere fatto bene, perché se è fatto male, aggravi ulteriormente<br />

quello che è già un handicap di partenza. Già hai una voce sola che rappresenta tutti i<br />

personaggi, quindi dopo qualche minuto devi entrare nella storia e crederci, e non è<br />

facile. È proprio il fatto che sia scorrevole, che abbia una certa intonazione, e<br />

partecipazione da parte delle simultaneiste, che aiuta ad entrare nella storia dei<br />

personaggi. 25<br />

Per quanto riguarda le finalità, il festival veronese ha, a differenza di altri,<br />

l’obiettivo prioritario di richiamare al cinema il cittadino comune; Schermi d’Amore<br />

si rivolge ad un pubblico diverso, più adulto, e cerca di attrarre prevalentemente il<br />

cittadino veronese o di città limitrofe, evitando di circoscrivere la rassegna al solito<br />

pubblico festivaliero di critici, giornalisti, autori.<br />

L’obiettivo è riportare tanto pubblico al cinema. Sicuramente è un festival che lavora<br />

per il pubblico. Non molti festival lavorano per il pubblico. Se guardiamo alla<br />

tradizione, ci sono festival che puntavano molto su addetti ai lavori. Soprattutto negli<br />

anni ’80, ho frequentato parecchi festival in cui gli addetti ai lavori rappresentavano il<br />

70% del pubblico presente in sala, con 30% di pubblico pagante. 26<br />

24 Cfr. intervista Verona Film Festival, Appendice A.<br />

25 ibid.<br />

26 ibid.

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