ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA ... - agregat
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D: Come nel caso della revisione del lavoro...<br />
R: Si, noi quando finiamo di lavorare su un film facciamo sempre dei controlli. A<br />
volte, nel caso di prodotti televisivi, come quelli che realizziamo per Raisat, facciamo fare<br />
dei controlli alle ragazze che sono già brave, abituate e addestrate, responsabili di quello che<br />
fanno dopo di che si procede ad un controllo esterno. Oppure, se non abbiamo controlli<br />
esterni, siamo noi all’interno che li facciamo, posso essere io o altre persone. Le revisioni si<br />
fanno sempre dal momento che la traduzione si presta sempre ad un equivoco. Anche a<br />
coloro che fanno le cose migliori può sfuggire un’altra soluzione che renda meglio o sia più<br />
consona. Nella traduzione è molto importante chiedere il parere di un 'esterno'’. Per cui è un<br />
lavoro individuale ma talvolta in collaborazione.<br />
insieme<br />
D: Quanto potere decisionale possiede il sottotitolatore su risultato finale?<br />
R: Totale, a meno che dal controllo non risulti qualche problema che si discute<br />
D: Se c’è una discussione su un punto, a chi spetta la decisione finale?<br />
R: E’ raro che la discussione sia così categorica. Io delle volte vedo dei film e noto dei<br />
punti che vorrei cambiare, poi la persona che sta lavorando mi convince oppure io convinco<br />
lei. Esistono dei principi sui quali non transigo. I punti in mezzo al sottotitolo non li voglio<br />
vedere perché fanno fermare l’occhio e quindi rallentano la lettura. E poi secondo me è<br />
brutto vedere una frase interrotta da un punto che prosegue nella frase successiva. Se c’è<br />
bisogno del punto vuol dire che sono due concetti diversi e allora possiamo dividere la frase<br />
ottenendone due.<br />
D: Esistono delle regole generali come il numero di parole per rigo...?<br />
R: Si, certo che esistono. Ci sono delle regole di grafica che sono 36/37 caratteri oltre<br />
cui non si può andare altrimenti le due righe diventano tre. Inoltre bisognerebbe fare<br />
attenzione a non ‘sporcare’ i primi piani degli attori con i sottotitoli. A questo scopo si può<br />
ricorrere ad una riga invece di due. L’armonia con l’immagine richiede delle regole precise<br />
soprattutto grafiche che riguardano i cambi scena. Un sottotitolo non può comparire a<br />
cavallo di un cambio di inquadratura. Inoltre bisogna sempre fare attenzione a rispettare i<br />
tempi di lettura. E’ un insieme di regole che si imparano un po' per volta e che a mio parere<br />
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