ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA ... - agregat

Assolutamente si, è un pubblico abituato al sottotitolo. E direi che il pubblico di un
festival, quello professionale, quello appassionato, sia quello fatto da giornalisti, tecnici del
settore, sia quello fatto da un pubblico generico, ma particolarmente appassionato al cinema,
di solito, almeno nel 90% dei casi apprezza il sottotitolo. Nel senso che apprezza di fruire
della lingua originale, cioè della voce originale dell'attore o dell'attrice in scena.
Quando facevi sottotitoli, ti condizionava in qualche modo sapere a che tipo di
pubblico ti rivolgevi?
Non fa distinzione, non pensi a chi vedrà il film, tu cerchi di dare il massimo per far sì
che la traduzione sia più completa possibile, e la più fruibile possibile, con i canoni di cui ti
parlavo prima. Una buona traduzione tiene conto della velocità del dialogo, e quindi da
quello si decide che tipo di completezza può avere.
Se dovessi dare una priorità a questi aspetti?
Se fossero tutti al massimo, il prodotto sarebbe ottimo. Per quanto riguarda la
completezza, non la vedo come basilare. Io posso anche sopprimere una parte del dialogo,
ma questo non mi leva, non mi allontana da una fedeltà linguistica, se io decido bene, se
decido di sopprimere una parte che è ininfluente. Dato che io ho la possibilità di ascoltare la
voce originale, questo mi dà delle libertà e il dovere di eliminare cose superflue, per una
maggiore fruibilità del film in sè. Sarebbe un cattivo servizio tradurre tutto quello che viene
detto per filo e per segno perché sono costretto a leggere delle cose che poi in realtà non mi
danno maggiore godibilità. La sincronizzazione è molto importante, è una cosa
estremamente delicata, da fare con precisione assoluta. Non sempre ci si riesce, per motivi
vari. La precisione del momento di entrata del sottotitolo mi garantisce poi una qualità
buona della traduzione. L'informazione non deve essere minima, però le cose superflue è
bene eliminarle. Cosa si intende per superfluo poi è un discorso anche piuttosto complicato,
però sul dialogo, si capiscono le cose che possono anche non essere tradotte, perché si
capiscono dall'espressività della voce originale. Quindi non ho bisogno di tradurre una cosa
che chiunque vedendo pronunciare tale cosa può capire, non c’è bisogno di tradurre le
esclamazioni, o di tutta una serie di cose simili. Si possono omettere, anzi se si omettono in
modo giusto, chi vede un film gode di più. Invece se uno pedissequamente fa una
trascrizione di tutto quello che viene detto, secondo me non fa una buona cosa.
Ti è capitato di sentire un film tradotto con interpretazione simultanea?
Si
e secondo te che vantaggio che svantaggi presenta?
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