ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA ... - agregat
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Conclusioni 87<br />
Conclusioni<br />
Con la presente tesi si è voluto approfondire lo studio di uno dei possibili settori di<br />
attività del traduttore, vale a dire la traduzione multimediale, per un contesto<br />
specifico quale i film festival. La nostra ricerca ci ha permesso di conoscere da<br />
vicino questo settore, sia attraverso la personale esperienza come sottotitolatrice per<br />
lo Human Rights Nights di Bologna, sia attraverso una serie di interviste ai direttori<br />
di alcuni film festival, avendo in questo modo un quadro di quelle che sono le<br />
esigenze e le problematiche di queste manifestazioni.<br />
Le principali considerazioni che possiamo trarre dall’indagine svolta<br />
riguardano, per quel che concerne l’esperienza come sottotitolatrice, in primis le<br />
peculiarità del processo di sottotitolazione: abbiamo visto come nel sottotitolaggio<br />
di un’opera occorra prestare particolare attenzione ai vincoli spazio-temporali a cui i<br />
sottotitoli sono soggetti, e in base ai quali si prediligono determinate scelte traduttive<br />
piuttosto che altre. Ciò che infatti contraddistingue la tecnica del sottotitolaggio dalle<br />
altre forme di traduzione scritta è proprio il criterio di scelta, mediante il quale si<br />
decide quali informazioni tralasciare e quali trasmettere nella lingua d’arrivo. Tale<br />
operazione è dettata dalla natura stessa dei sottotitoli, il cui scopo è sempre e<br />
comunque quello di accompagnare le immagini limitandosi a condensare i dialoghi<br />
per ragioni di leggibilità.<br />
È emerso inoltre che una buona lista dialoghi influisce positivamente sul<br />
risultato finale, riducendo il margine di errore e accorciando i tempi di elaborazione,<br />
abbiamo visto che opere differenti in termini di genere filmico o di provenienza<br />
geografica comportano strategie traduttive diverse, che la presenza o meno di<br />
sottotitoli già presenti sulla pellicola può essere a volte un ostacolo alla libertà del<br />
traduttore e che non sempre “subtitles produced for one country or culture cannot be<br />
equally acceptable for all the others” ( Kovacic, 1999: 381).<br />
Il fatto che il lavoro di sottotitolaggio sia stato svolto per un pubblico reale, in<br />
un contesto reale, ha permesso di conoscere più approfonditamente tale settore e le<br />
problematiche che si presentano ad un traduttore che vi lavori.