ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA ... - agregat

Il pubblico del vostro festival ha delle caratteristiche particolari?
S.: La prima edizione del nostro festival aveva l'entrata gratis, quindi era anche una
specie di anarchia totale, che era anche molto divertente. Il secondo anno abbiamo messo un
biglietto con un ingresso simbolico. Il terzo anno lo abbiamo fatto a palazzo Pitti per cui è
evidente che entravano anche le persone di un certo tipo. Molte persone del primo anno
continuano a venire, il primo anno il pubblico era molto diverso rispetto ad adesso, era una
cosa molto carina molto divertente, a gratis. Quando è stato a palazzo Pitti , visto che era
anche un luogo molto bello da vedere, molto bello in sé, ci veniva anche la signora bene.
Era anche una cosa un po' mondana. Dopodiché si è fatta una promozione seria e si è
cercato di creare un festival diverso, si fa pagare il biglietto. Certo quella signora bene
continua venire, abbiamo acquistato anche una fascia di pubblico che nella prima edizione
magari non c'era, ci sono studenti di cinema, gente di altri festival, giornalisti, critici.
Persone che organizzano altri festival e curiosi, un po' di tutto, abbiamo anche molti
studenti. Ci siamo tolti da quella connotazione di festival divertente e basta, che era il primo
anno. In quei cinque giorni di festival cerchiamo di dare la dimensione dei colori degli odori
che fanno parte dell'India di cui parlavamo prima, cerchiamo di fornire sempre altre cose e
di dare colore anche attraverso il cibo nei banchetti. Molte persone vengono anche solo per
mangiare e non sono interessati ai film. L'agente se lo aspetta il cibo, accompagna, aiuta.
Avete pensato al target previsto nella scelta del vostro sistema di traduzione o è
stata una scelta indipendente da questo?
S.: Noi abbiamo deciso di usare i sottotitolaggio in modo che si potesse trasmettere la
lingua. Abbiamo pensato che ci piace che il nostro pubblico, qualunque esso sia, con o
senza istruzione, abbia la possibilità di ascoltare le lingua originale del film. Noi l'abbiamo
fatta fin dalla prima edizione. Ci piace che il nostro pubblico possa avere la possibilità di
ascoltare la versione originale del film a prescindere dal suo background culturale. I nostri
film arrivano sottotitolati in inglese, perché noi lo chiediamo. La copia per la selezione è in
VHS e deve avere sottotitoli in inglese. Dopodiché quando decidi di prendere il film, glielo
comunichi, e allora ti mandano il formato per la proiezione. Noi proiettiamo in pellicola.
Loro certo non lo sottotitolano solo per noi ma per farlo uscire dall'India. Tutti i loro film
sono sottotitolati in inglese.
Se ci fosse qualcuno che può tradurre dall’hindi, preferireste avere la copia
senza sottotitoli?
131