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Indian Film Festival, Firenze<br />
Intervista a Luca Marziali e Selvaggia Velo, direttori artistici del festival.<br />
Quando è nato l’Indian Film Festival e come?<br />
Selvaggia: Nel 2001 c’è stata la prima edizione. Nel 1998 c’è stata la mostra su<br />
Bollywood, Bollywood Colors. Poi ci siamo resi conto che ancora non c’era nessun festival<br />
di cinema solo indiano all’epoca. Ora c’è a Los Angeles. Quindi abbiamo pensato di fare<br />
noi un festival di cinema solo indiano. Nel 2000 ci abbiamo provato, abbiamo trovato le<br />
risorse, e così è nato. L’anno successivo è nato a Los Angeles, ma in Europa ci siamo solo<br />
noi.<br />
Luca: Il cinema indiano secondo noi aveva una sua identità, e una vicinanza di temi,<br />
una comunanza in maniera particolare col cinema italiano…<br />
Quante persone lavorano per il festival, tra fissi e collaboratori?<br />
S.: Noi due siamo i fissi, poi questa è un’associazione culturale senza scopo di lucro.<br />
Con scopo di pareggio, noi non siamo ancora arrivati al pareggio. Le persone che lavorano<br />
qui sono tutti volontari, stagisti. Noi siamo qui in maniera permanente, ma quando si<br />
avvicina il festival abbiamo stagisti dell’Università di Firenze, del Progias, che fa sempre<br />
parte dell’Università di Firenze, o dei collaboratori volontari. Però gli studenti devono fare<br />
un tot di ore, così…prima di Pasqua c’è stato un ragazzo, c’è stata anche una ragazza di<br />
Parigi, adesso stiamo vedendo altre due persone. Quando siamo a pienissimo regime, a un<br />
mese e mezzo dalla cosa, siamo dieci, grosso modo, perché ci sono molte cose da fare.<br />
L.: durante l’anno siamo noi, e un ragazzo che fa la grafica, e un web master. Quattro<br />
cinque durante l’anno. In India c’è un sistema preciso per i festival, su internet, vogliono le<br />
cose fatte in un certo modo.<br />
Quali sono gli obiettivi del festival?<br />
L.: Gli obiettivi sono quelli di comunicare un cinema che è normalmente escluso dai<br />
circuiti tradizionali, come un veicolo e come strumento di dimostrazione di costume. In<br />
genere, il film indiano è sempre quello che da un po’ di colore ad una manifestazione.<br />
Questo è per l’idea che abbiamo dell’India, l’India è la patria del misticismo, delle spezie,<br />
dei profumi…<br />
S.: …del cibo!<br />
L.: …certo, del cibo, dei sari. In realtà l’India è un pianeta, con un miliardo di<br />
persone, vengono parlate 18 lingue.<br />
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