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Capitolo II Politiche traduttive dei film festival 50
comprensione del pubblico”. Un servizio che ha una dignità di traduzione, ma che si
differenzia profondamente da una traduzione letteraria. Mostra comunque di
preferire questo tipo di traduzione, pur con i suoi limiti, all’interpretazione
simultanea, che considera un elemento di disturbo molto forte. “Prende il respiro di
chi guarda il film, perché chiaramente va a incidere sull’espressività dell’opera.”
Ritiene che, nei festival in cui si utilizza la simultanea, la scelta dipenda dal
costo inferiore della simultanea e dalla tipologia di pubblico: un pubblico più
specializzato, come quello di Venezia, preferisce il sottotitolo, e lo considera segno
di qualità, mentre un pubblico più generico, più ampio, vede il sottotitolo come
qualcosa di più faticoso, ostico. Infine aggiunge: ”Chiaramente durante un festival, e
soprattutto un festival internazionale che ha dei mezzi, ci devono essere i sottotitoli.”
2.7.2 Panafricana, Roma
Noi cerchiamo di fare il massimo anche se le risorse sono poche.
Però manteniamo un certo rigore anche nella povertà.
(Caterina Panicucci, organizzatrice di African Film Festival.)
È stata intervistata Caterina Panicucci, organizzatrice del festival.
Figura 5: Locandina dell’edizione 2004 de African Film Festival
L’African Film Festival si svolge a Roma in aprile. Segue l’omonimo festival
di Milano, in cui vengono presentati i film che verranno proiettati poi anche a Roma.