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[II. 1] VITA DI LIONARDO DA VINCI Pittore e Scultore Fiorentino ...

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l’imbasamento 18 grandissimi pilastroni tutti di trivertino, ornati ciascuno di dua colonne di fuori e<br />

pilastri di drento, come si dirà di sotto, e fra l’uno e l’altro ci resta tutta la larghezza di dove hanno<br />

da essere tutte le finestre che dànno lume alle tribune. Questi son vòlti per fianchi al punto del<br />

mezzo della tribuna, lunghi palmi 36, e nella faccia dinanzi 19 e mezzo. À ciascuno di questi dalla<br />

banda di fuori dua colonne, che il dappiè del dado loro è palmi 8 e tre quarti, e alti palmi 1 e mezzo.<br />

La basa è larga palmi 5, once 8, alta palmi..., once 11; il fuso della colonna è 43 palmi e mezzo, il<br />

da piè palmi 5, once 6, e da capo palmi 4, once 9; il capitello corinto alto palmi 6 e mezzo e nella<br />

cimasa palmi 9. Di queste colonne se ne vede 3 quarti, ché l’altro quarto si unisce in su’ canti<br />

accompagnato dalla metà d’un pilastro che fa canto vivo di drento, e lo accompagna nel mezzo di<br />

drento una entrata d’una porta in arco, larga palmi 5, alta 13, once 5, che fino al capitello de’ pilastri<br />

e colonne viene poi ripiena di sodo, facendo unione con altri dua pilastri, che sono simili a quegli<br />

che fan canto vivo allato alle colonne. Questi ribattono e fanno ornamento a canto a 16 finestre che<br />

vanno intorno intorno a detta tribuna, che la luce di ciascuna è larga palmi 12 e mezzo, alte palmi<br />

22 in circa. Queste di fuori vengono ornate di architravi varii, larghi palmi 2 e tre quarti, e di drento<br />

sono ornate similmente con ordine vario con suoi frontespizii e quarti tondi, e vengono larghi di<br />

fuori e stretti di drento per ricevere più lume: e così sono di drento da piè più basse, perché dian<br />

lume sopra il fregio e la cornice, ch’è messa in mezzo ciascuna da dua pilastri piani che rispondono<br />

di altezza alle colonne di fuori, talché vengano a essere 36 colonne di fuori e 36 pilastri di drento;<br />

sopra a’ quali pilastri di drento è l’architrave, ch’è di altezza palmi 4 e 5 quarti, e il fregio 4 e<br />

mezzo, e la cornice 4 e dua terzi, e di proietture 5 palmi; sopra la quale va un ordine di balaustri per<br />

potervi caminare attorno attorno sicuramente. E per potere salire agiatamente dal piano dove<br />

cominciano le colonne sopra la medesima dirittura, nella grossezza del vano di 15 palmi saglie nel<br />

medesimo modo e della medesima grandezza, con duo branche o salite, una altra scala fino al fine<br />

di quanto son alte le colonne, capitello et architrave, fregio e cornicione, tanto che, senza impedire<br />

la luce delle finestre, passa questa scala di sopra in una lumaca della medesima larghezza, fino che<br />

truova il piano dove ha a cominciare a volgersi la tribuna. Il quale ordine, distribuzione et<br />

ornamento è tanto vario, comodo e forte, durabile e ricco, e fa di maniera spalle alle due volte della<br />

cupola che vi sia avolta sopra, ch’è cosa tanto ingegnosa e ben considerata, e di poi tanto ben<br />

condotta di muraglia, che non si può vedere, agli oc[<strong>II</strong>. 767]chi di chi sa e di chi intende, cosa più<br />

vaga, più bella e più artifiziosa: e per le legature e commettiture delle pietre, e per avere in sé in<br />

ogni parte e fortezza et eternità, e con tanto giudizio aver cavatone l’acque che piovono per molti<br />

condotti segreti, e finalmente ridottola a quella perfezzione, che tutte l’altre cose delle fabriche che<br />

si son viste e murate fino a oggi reston niente appetto alla grandezza di questa. Et è stato<br />

grandissimo danno che a chi toccava non mettessi tutto il poter suo perché, innanzi che la morte ci<br />

levassi dinanzi sì raro uomo, si dovessi veder voltato sì bella e terribil machina. Fin qui ha condotto<br />

di muraglia Michelagnolo questa opera e solamente restaci a dar principio al voltare della tribuna,<br />

della quale, poi che n’è rimasto il modello, seguiteremo di contar l’ordine ch’egli ha lasciato perché<br />

la si conduca. Ha girato il sesto di questa volta con tre punti che fanno triangolo in questo modo:<br />

A. B.<br />

C.<br />

Il punto C, che è il più basso et il principale, col quale egli ha girato il primo mezzo tondo della<br />

tribuna, col quale e’ dà la forma e l’altezza e larghezza di questa volta, la quale egli dà ordine<br />

ch’ella si muri tutta di mattoni ben arrotati e cotti, a spina pesce. Questa la fa grossa palmi 4 e<br />

mezzo, tanto grossa da piè quanto da capo, e lascia a canto un vano per il mezzo di palmi 4 e mezzo<br />

da piè, il quale ha a servire per la salita delle scale che hanno a ire alla lanterna, movendosi dal<br />

piano della cornice dove sono ‘ balaustri. Et il sesto della parte di drento dell’altra volta, che ha a<br />

essere lunga da piè, istretta da capo, è girato in sul punto segnato B, il qual è da piè, per fare la<br />

grossezza della volta, palmi 4 e mezzo; e l’ultimo sesto che si ha a girare per fare la parte di fuori,<br />

che allarghi da piè e stringa da capo, s’ha da mettere in sul punto segnato A: il quale girato, ricresce

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