09.12.2012 Views

[II. 1] VITA DI LIONARDO DA VINCI Pittore e Scultore Fiorentino ...

[II. 1] VITA DI LIONARDO DA VINCI Pittore e Scultore Fiorentino ...

[II. 1] VITA DI LIONARDO DA VINCI Pittore e Scultore Fiorentino ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

e tutta argentata navicella, che sur una gran base, che di ceruleo mare aveva verace e natural<br />

sembianza, era stata in tal guisa bilicata che per ogni piccolo movimento si vedeva, qual proprio<br />

enel proprio mare si suole, con singolarissimo piacere de’ riguardanti qua e là ondeggiare. In su la<br />

quale oltre al lieto e tutto ridente Bacco, nel modo solito adorno e nel più eminente luogo posto, si<br />

vedeva col re di Tracia Marone alcune Baccanti et alcuni Satiri tutti gioiosi e lieti, che, sonando<br />

diversi cembali et altri loro sì fatti instrumenti, sorgendo quasi in una parte della felice nave un<br />

abbondevole fontana di chiaro e spumante vino, si vedevano con varie taz[z]e non pure spesse volte<br />

andarne tutti giubilanti beendo, ma, con quella libertà che il vino induce, sembravano di invitare i<br />

circustanti a far loro, beendo e cantando, compagnia. Aveva la navicella poi in vece d’albero un<br />

grande e pampinoso tirso che una graziosa e gonfiata vela sosteneva, in su la quale, perché lieta et<br />

adorna fusse, si vedevan dipinte molte di quelle Baccanti che sul monte Tmolo, padre di<br />

preziosissimi vini, si dice che bere e scorrere e con molta licenzia ballare e cantare solite sono. Ma a<br />

piè del carro si vedeva camminar poi la bella Sica, da Bacco amata, che una ghirlanda et un ramo di<br />

fico in capo et in mano aveva, con la quale si vedeva similmente l’altra amata del medesimo Bacco,<br />

Stafile detta, la quale, oltre ad un gran tralcio con molte uve che in man portava, si vedeva<br />

similmente essersi con pampani e con grappoli delle medesime uve non meno vagamente fatto<br />

intorno alla testa graziosa e verde ghirlanda. Veniva dopo costoro il vago e giovanetto Cisso, da<br />

Bacco amato anch’egli, e che in ellera, disgraziatamente cascando, fu dalla madre Terra convertito:<br />

per lo che si vedeva avere l’abito in tutte le parti tutto d’ellera pieno. Dopo il quale il vecchio Sileno<br />

tutto nudo e sur un asino, con diverse ghirlande d’ellera legato, quasi che per l’ubbriachez[z]a<br />

sostenere per se stesso non si potesse, si vedeva venire portando una grande e tutta consumata<br />

taz[z]a di legno alla cintura attaccata; venendo con lui similmente lo Dio de’ conviti, Como<br />

dagl’antichi detto, figurandolo sotto forma d’un rubicondo e sbarbato e bellissimo giovane, tutto di<br />

rose inghirlandato, ma tanto in vista abbandonato e sonnolente, che pareva quasi che uno spiede da<br />

cacciatore et una accesa facella, che in man portava, a ognora per cascargli stessero. Seguitava con<br />

una pantera in groppa [<strong>II</strong>. 976] la vecchia e similmente rubiconda e ridente Ubbriachez[z]a, di rosso<br />

abito adorna e con un grande e spumante vaso di vino in mano, e seguitava il giovane e lieto Riso.<br />

Dopo i quali si vedevan venire in abito di Pastori e di Ninfe due uomini e due donne, di Bacco<br />

seguaci, di varii pampani in varii modi inghirlandati et adorni. Ma la bella Semele, madre di Bacco,<br />

tutta per memoria dell’antica favola affumicata et arsiccia, con Narceo, primo ordinatore de’<br />

baccanali sagrifizii, con un gran becco in groppa e di antiche e lucide armi adorno, parve che<br />

degnamente ponessero alla lieta e festante squadra convenevole e grazioso fine.<br />

CARRO VENTUNESIMO ET ULTIMO<br />

Ma il ventunesimo et ultimo carro, rappresentante il romano monte Ianiculo, da due grandi e<br />

bianchi montoni tirato, si diede al venerabile Iano, con le due teste di giovane e di vecchio, come si<br />

costuma, figurandolo, et in mano una gran chiave et una sottil verga, per dimostrare la potestà che<br />

sopra le porte e sopra le strade gl’è attribuita, mettendogli. Veggendosi a piè del carro poi di<br />

bianche e line vesti adorna, e con l’una delle mani aperta e nell’altra una antica ara con una accesa<br />

fiamma portando, venire la sagra Religione, essendo dalle Preghiere in mezzo messa, rappresentate<br />

(qual da Omero si descrivano) sotto forma di due grinze e zoppe e guercie e maninconiche vecchie<br />

di drappi turchini vestite. Dopo le quali si vedeva venire Antevorta e Postvorta, compagne della<br />

Divinità, credendosi che quella prima potesse sapere se le preghiere dovevono essere o non essere<br />

dagli Dii essaudite, e la seconda, che solo del trapassato ragione rendeva, credendosi che dire<br />

potesse se essaudite state o non state le preghiere fussero: figurando quella prima con sembianza et<br />

abito matronale et onesto, et una lucerna et un vaglio in mano mettendogli, con una acconciatura in<br />

testa piena di formiche; e questa seconda di bianco nelle parti dinanzi vestendola e la faccia di

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!