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[II. 1] VITA DI LIONARDO DA VINCI Pittore e Scultore Fiorentino ...

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DELL’ARCO DELLA DOGANA<br />

Pareva, fra tante prerogative et eccellenzie e grazie con cui l’alma Fiorenza adornandosi, et in varii<br />

luoghi (come s’è mostro) a ricevere et accompagnare la sua serenissima Principessa distribuite<br />

avendole, pareva, dico, che la sola sovrana e principal Vertù, o Prudenza civile, regina e maestra di<br />

ben reggere e governare le popolazioni e gli stati, si fusse, senza menzion farne, fino a qui<br />

trapassata; la quale, quantunque con molta laude e gloria di lei si potesse in molti suoi figliuoli de’<br />

trapassati tempi largamente dimostrare, avendone nondimeno ne’ presenti il più fresco e più verace<br />

e senza dubbio il più splendido essempio degl’eccellentissimi suoi Signori che mai fino a qui in lei<br />

veduto si sia, parve che i lor magnanimi gesti a dovere ottimamente esprimerla e dimostrarla<br />

attissimi fussero. Il che con quanta ragione e quanto senza alcun liscio d’adulazione, ma ben con<br />

grato animo degl’ottimi cittadini fatto lor fusse, ciascuno che dalla cieca invidia occupato non sia,<br />

dal cui velenoso morso chiunque mai resse fu in tutt’i tempi molestato, può agevolmente giudicarlo<br />

mirando non pure al diritto e santo governo del bene avventuroso Stato loro et alla difficile<br />

conservazione di esso, ma al memorabile et amplo e glorioso suo accrescimento, non meno certo<br />

per l’infinita fortezza e costanza e pazienzia e vigilanza del suo prudentissimo Duca, che per<br />

benignità di prospera fortuna successo. Il che ottimamente, tutto il concetto di tutto l’ornamento<br />

abbracciando, veniva espresso nell’epitaffio con bellissima grazia in accomodato luogo messo,<br />

dicendo:<br />

REBUS URBANIS CONSTITUTIS, FINIB. IMPER<strong>II</strong> PROPAGATIS, RE<br />

MILITARI ORNATA, PACE UBIQUE PARTA, CI<strong>VITA</strong>TIS IMPER<strong>II</strong>QUE<br />

<strong>DI</strong>GNITATE AUCTA, MEMOR TANTORUM BENEFICIORUM PATRIA PRUDENTIAE<br />

DUCIS OPT. DE<strong>DI</strong>CAVIT.<br />

All’entrare adunque della publica e ducal Piaz[z]a, e dall’una parte col publico e ducal Palazzo<br />

congiunto, e dall’altra con quelle case in cui il sale a’ popoli distribuir si suole, bene e dicevolmente<br />

fu a questa cotal Vertù, o [<strong>II</strong>. 927] Prudenza civile, uno sovra tutti gl’altri meraviglioso e grand’arco<br />

dedicato in tutte le parti sue, benché più alto e più magnifico, al prima descritto della Religione che<br />

al Canto alla Paglia fu messo conforme e somigliante; in cui sopra quattro grandissime colonne<br />

corintie, in mez[z]o alle quali adito alla trapassante pompa si dava, e sopra il solito architrave e<br />

cornice e fregiatura di risalti (come in quell’altro si disse), in tre quadri divisa, si vedeva sopra un<br />

secondo cornicione, che tutta l’opera chiudeva con eroica e gravissima maestà, in sembianza di<br />

regina a seder posta, con uno scettro nella destra mano, posando la sinistra sur una gran palla, una<br />

grandissima donna di real corona adorna, che ben di essere questa cotale civile Virtù dimostrava,<br />

rimanendo da basso fra l’una colonna e l’altra tanto di spazio che una sfondata e capace nicchia<br />

agiatamente riceveva; in ciascuna delle quali, accortamente dimostrando di quali altre virtù questa<br />

cotale Vertù civile composta sia, et alle militari meritevolmente il primo luogo dando, con<br />

bellissimo et eroico componimento, si vedeva nella nicchia da man destra la statua della Fortez[z]a,<br />

principio di tutte l’azzioni magnanime e generose, sì come dalla sinistra, in simil guisa posta, si<br />

vedeva la Costanza, ottima di loro conduttrice et esseguitrice.<br />

Ma perché, fra il frontespizio delle due nicchie e la cornice che rigirava, alquanto di spazio<br />

rimaneva, acciò che il tutto adorno fusse, vi furono finti di color di bronzo due tondi, in un de’ quali<br />

con una bella armata di galee e di navi si dimostrava la diligenza et accuratezza di questo<br />

accortissimo Duca circa le cose marittime; e nell’altro, sì come nell’antiche medaglie spesso si<br />

trova, l’istesso Duca cavalcando e circuendo si vedeva visitare e provvedere a’ bisogni de’ fortunati<br />

Stati suoi. Sopra il cornicione sovrano poi, ove si disse che la maestevole statua della civil Prudenza

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