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tesi M. Baino.pdf - EleA@UniSA

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Eva condannata ai triboli del parto e al giogo del suo<br />

sposo per scontare una remota colpa… Quasi che il parto<br />

fosse il momento in cui al soggetto femminile viene<br />

condonato il momento del piacere tramite il dolore<br />

lancinante della carne. Al punto che, soltanto se trafitta –<br />

realmente o simbolicamente – da legittimo travaglio, una<br />

donna sembra poter trovare inserimento nel mondo. E<br />

l‟indiano, indicato come portatore di disprezzo nei<br />

confronti del materno, viene implicitamente posto quale<br />

compagno impossibile della donna bianca, che a tale<br />

ruolo è votata 214 .<br />

Il richiamo di Morino alle stratificazioni culturali e alle<br />

impalcature ideologiche dell‟occidente (anche in rapporto al<br />

concetto dell‟onore maschile e all‟evocazione dello spazio domestico<br />

come luogo impenetrabile che richiude la sposa difendendola da ogni<br />

indebita infiltrazione), trova forse un possibile approfondimento in<br />

alcuni passaggi del capitolo che Fernand Braudel dedica agli spazi<br />

umani nel suo libro Il Mediterraneo. 215 L‟intreccio fra onore maschile<br />

e fecondità della donna provoca, per Braudel, le stesse conseguenze<br />

tanto nell‟Islam quanto nella Grecia del V secolo. In entrambe le<br />

società la donna deve rimanere in casa (“la tua casa è la tua tomba”,<br />

recita un proverbio dei cabili). Ciò perché<br />

la sua fecondità ne fa lo strumento della continuità<br />

familiare, e dunque la depositaria dell‟onore maschile –<br />

un onore che può essere colpito anche da uno sguardo. È<br />

conferito così agli uomini un costante potere di<br />

214 Ivi, 73-74.<br />

215 Fernand Braudel, Il Mediterraneo (lo spazio la storia gli uomini le tradizioni), Bompiani,<br />

Milano 1999.<br />

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