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L'analisi - Enea

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In finanziaria 2007 sono previste alcune misure di incentivazione per frigoriferi, congelatori e<br />

illuminazione, che possono giustificare un incremento di questi obiettivi. Inoltre, nel settore<br />

civile, sono previste riduzioni delle emissioni dovute alla proposta di revisione del decreto sul<br />

rendimento energetico degli edifici, per un valore di 5 Mt CO2 eq, valore che appare però<br />

sovradimensionato tenendo conto degli obiettivi di risparmio di cui sopra e anche delle pur<br />

valide forme di incentivazioni previste in finanziaria sulla riqualificazione degli edifici esistenti e<br />

sugli edifici di nuova costruzione.<br />

Settore trasporti<br />

I dati riportati nel PNA considerano già acquisite riduzioni per 4,6 Mt CO2 eq, valore inferiore a<br />

quanto previsto nella delibera CIPE del 2002. Per le nuove misure sono previste riduzioni per<br />

complessive 19,5 Mt CO2 eq da ottenersi attraverso: sostituzione di autoveicoli inquinanti con<br />

autoveicoli meno inquinanti (9 Mt CO2 eq), misure infrastrutturali (4,5 Mt CO2 eq) e utilizzo di<br />

biocarburanti (6 Mt CO2 eq).<br />

Per quanto riguarda gli autoveicoli inquinanti, la misura prevede la sostituzione nel periodo<br />

2007-2011 delle auto circolanti immatricolate prima del 1996 che hanno emissioni superiori a<br />

145 g CO2/km con auto a emissioni inferiori. Con questa misura, cui manca uno strumento<br />

normativo di attuazione se si escludono i pur validi incentivi proposti in finanziaria, e tenendo<br />

conto dei tempi di ricambio del parco auto, difficilmente si riesce ad ottenere una riduzione di 9<br />

Mt CO2 eq. Questo valore potrebbe essere rivisto e approfondito, tenendo conto che il settore<br />

dei trasporti è uno dei principali settori di emissione nazionali, e che il piano di azione europeo<br />

sull’efficienza energetica 12 prevede un obiettivo al 2012 di 120 g CO2/km.<br />

Anche le riduzioni dovute alle misure infrastrutturali non sono supportate da adeguati<br />

strumenti normativi e risorse finanziarie. La legge finanziaria prevede un fondo per la mobilità<br />

sostenibile pari a 90 milioni di euro l’anno per il periodo 2007-2009, finalizzato al<br />

miglioramento della qualità dell’aria nelle aree urbane e al potenziamento del trasporto<br />

pubblico. Questo fondo, per obiettivi ed entità, può coprire solo in parte il raggiungimento<br />

dell’obiettivo. Un ulteriore fondo utilizzabile, previsto in finanziaria, è quello per la competitività<br />

e lo sviluppo, dove sono previsti interventi per la mobilità sostenibile.<br />

Infine il contributo dei biocarburanti alla riduzione di emissioni potrebbe essere superiore,<br />

tenendo conto degli obiettivi e delle incentivazioni previste nella legge finanziaria 2007.<br />

Settore industria<br />

La delibera CIPE del 2002 non prevedeva misure specifiche per il settore industriale. Probabilmente<br />

si riteneva che gli interventi nel settore fossero compresi nei decreti sull’efficienza<br />

energetica.<br />

Le nuove misure approvate con la legge finanziaria 2007, o in discussione in Parlamento, oltre<br />

al prolungamento dei decreti di efficienza energetica, prevedono una misura specifica<br />

riguardante la sostituzione dei motori industriali con motori ad alta efficienza per un totale di<br />

3,6 Mt CO2 eq. Questo valore si riferisce alle attese ricadute degli incentivi previsti in<br />

finanziaria per l’acquisto e sostituzione di motori e il fondo di rotazione Kyoto al quale è<br />

opportuno aggiungere un ulteriore potenziale per l’utilizzo di variatori di frequenza per i<br />

componenti elettrici industriali.<br />

Settori ETS<br />

Dopo il primo periodo di allocazione 2005-2007, che ha visto a livello europeo la sovraallocazione<br />

di emissioni in alcuni paesi e la sotto-allocazione in altri, è in fase di approvazione il<br />

Piano per il secondo periodo 2008-2012. Il piano è stato inoltrato nel dicembre 2006 alla<br />

Commissione europea per approvazione.<br />

Nel documento consegnato, a livello nazionale è stato assegnato, ai settori sottoposti alla<br />

direttiva (in pratica termoelettrico, raffinazione e parte dei settori industriali), un tetto medio<br />

annuo nel periodo pari a 209 Mt CO2 eq, suddiviso in 116,5 per il termoelettrico e 92,5 Mt CO2<br />

eq per i settori non termoelettrici (valori comprensivi delle quote per i nuovi entranti).<br />

12 Action Plan for Energy Efficiency COM(2006)545 final.<br />

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