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L'analisi - Enea

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2. la possibilità che i principali esportatori diano luogo a politiche di cartello agevolate<br />

anche dalla frammentazione della domanda (a fronte di una struttura dell’offerta<br />

oligopolistica). In questo senso, un altro fattore chiave è il coordinamento della politica<br />

comune dell’approvvigionamento di gas naturale dei 27 paesi dell’Unione Europea;<br />

3. la crescita della domanda di gas da parte dei paesi asiatici emergenti, che potrebbe<br />

costringere l’Europa ad una maggiore concorrenza attraverso l’offerta di contratti più<br />

onerosi;<br />

4. il vincolo rappresentato dalla capacità di trasporto delle principali reti di connessione<br />

con le regioni confinanti con l’Europa (67 miliardi di m 3 per anno dall’Algeria e 75 dalla<br />

Russia) che potrebbero non essere sufficienti già nel 2010, anno in cui le importazioni<br />

nette potrebbero superare i 160 miliardi di m 3 . Una significativa espansione delle<br />

capacità di trasporto è necessaria nel lungo termine, dal momento che la domanda<br />

attesa non potrà essere soddisfatta attraverso le nuove infrastrutture la cui costruzione<br />

è attualmente allo studio;<br />

5. la necessità di riformare il sistema tariffario per rendere più allettante l’attività di<br />

stoccaggio e agevolare gli investimenti nel settore. Tale necessità sarà tanto più<br />

pressante quanto maggiore sarà il ricorso all’approvvigionamento tramite GNL.<br />

2.4 Scenari europei della domanda di energia e delle emissioni<br />

In questa sezione verranno illustrati alcuni scenari elaborati per la DG TREN (Energia e<br />

Trasporti) della Commissione Europea con il modello PRIMES dall’E3M-Lab, Institute for<br />

Communications and Computer Systems della National Technical University di Atene.<br />

PRIMES è un modello in grado di riprodurre e proiettare i bilanci energetici dei 25 paesi<br />

membri dell’UE all’orizzonte 2030, sulla base di una serie di ipotesi esogene di partenza. Le<br />

ipotesi esogene, oltre quelle relative alla dinamica della popolazione e al tasso di crescita<br />

medio delle economie dei 25 paesi, riguardano i prezzi mondiali delle risorse energetiche fossili<br />

(petrolio, gas carbone), solitamente mutuati dai risultati del modello energetico globale POLES,<br />

nonché le politiche a livello comunitario e nazionale rispetto all’energia o l’ambiente.<br />

Gli scenari qui di seguito discussi includono:<br />

• uno scenario di riferimento,<br />

• due scenari con differenti ipotesi sui prezzi del petrolio e gas,<br />

• uno scenario di elevata efficienza energetica,<br />

• uno scenario con forte sostegno alle fonti rinnovabili,<br />

• uno scenario combinato alta efficienza-forte sostegno alle rinnovabili.<br />

2.4.1 Lo scenario di riferimento<br />

Lo scenario di riferimento qui discusso è stato elaborato alla fine del 2005. Esso considera un<br />

tasso di crescita delle economie dei UE-25 del 2% medio annuo fino al 2030, una leggera<br />

crescita della popolazione fino al 2020, con successiva stagnazione, e una dinamica dei prezzi<br />

del petrolio che dai 55 $/bbl nel 2005 sale a 58 $/bbl nel 2030 (a prezzi 2005, che assumendo<br />

un tasso di inflazione medio annuo in linea con gli obiettivi della BCE, cioè del 2%, significa un<br />

prezzo nominale di 95 $/bbl nel 2030).<br />

Quanto alle ipotesi di policy, si presume una continuazione di quelle già in vigore alla fine del<br />

2004 ma senza modifiche, e un prezzo del carbonio non superiore a 5 $/tonnellata di CO2 fino<br />

al 2030 per i settori coperti dall’European Emission Trading Scheme.<br />

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