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L'analisi - Enea

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Quanto alla produzione, lo sfruttamento di nuovi giacimenti non è imminente, per cui essa<br />

sembra destinata a continuare nel suo inesorabile declino, dagli attuali 10 Mtep/anno fino a<br />

circa 6 Mtep/anno nel 2020. Riguardo ai nuovi terminali, si ipotizza che nuovi terminali GNL<br />

entrino in funzione non prima del 2008, mentre per il potenziamento dei gasdotti si ipotizzano<br />

6,5 miliardi di m 3 sia sul TAG (Trans Austria Gasleitung) sia sul TTPC (Trans Tunisian Pipeline<br />

Company) entro ottobre 2008. In sostanza, si ipotizza che nel medio periodo il potenziamento<br />

dell’offerta sia sufficiente a coprire la nuova domanda.<br />

Quanto alla capacità di importazione di energia elettrica, si è ipotizzato che essa raggiunga i<br />

10.000 MW entro il 2010 (2500 MW in più), come previsto attualmente dai programmi di<br />

sviluppo della rete. Non si prevede però di utilizzare al massimo questa capacità: la quantità di<br />

energia elettrica importata netta dovrebbe aumentare fino ad un massimo di 60 TWh nei<br />

prossimi anni (in linea con le tendenze più recenti) per poi declinare dopo il 2020.<br />

Variabili-guida degli scenari: le tecnologie di generazione elettrica<br />

I cicli combinati sono la tecnologia più competitiva anche nel lungo periodo. Tra le tecnologie<br />

di generazione da rinnovabili la più competitiva è l’eolica<br />

Figura 5.3 – Evoluzione del costo del kWh per alcune<br />

tecnologie di generazione da fonti fossili (€/kWh)<br />

274<br />

Figura 5.4 – Evoluzione del costo del kWh per alcune<br />

tecnologie di generazione da fonti rinnovabili (€/kWh)<br />

La scelta delle tecnologie di generazione elettrica è guidata dall’obiettivo della minimizzazione<br />

dei costi, tenendo però anche conto dei vincoli ambientali locali e/o nazionali (parzialmente<br />

internalizzati nel modello come costi aggiuntivi). La nuova capacità di generazione costruita nei<br />

prossimi anni sarà quindi costituita in primo luogo dall’opzione tecnologica meno costosa.<br />

In figura 5.3 sono riportati i costi di produzione elettrica per alcune delle principali tecnologie<br />

presenti nel modello Markal-Italia, calcolati con un costo delle fonti fossili importate intermedio<br />

rispetto ai valori utilizzati nei due scenari tendenziali. Il valore riportato in figura è il cosiddetto<br />

“levelized cost”, che corrisponde al minimo prezzo di vendita del kWh tale da garantire il<br />

pareggio tra il valore attuale dell'investimento iniziale e il valore di tutti gli incassi e le spese.<br />

L’evoluzione dei costi di investimento ed esercizio prevista per i diversi impianti all’orizzonte<br />

2030, in progressiva diminuzione nel corso del tempo, con tassi che dipendono dallo stadio di<br />

sviluppo di ogni tecnologia, è coerente con le stime contenute nella letteratura internazionale.<br />

Allo stesso modo, anche l’efficienza di alcune nuove tecnologie è assunta in miglioramento (per<br />

i cicli combinati, fino al 60%).<br />

La combinazione di questi dati con l’evoluzione del prezzo delle fonti fossili dà già indicazioni<br />

significative sulle tecnologie più convenienti nel medio–lungo termine. In particolare, la figura<br />

evidenzia bene la forte competitività di alcune opzioni quali i cicli combinati e il carbone (nelle<br />

loro configurazioni attuali), rispetto alle altre opzioni principali, l’olio combustibile e l’eolico (la<br />

più competitiva delle fonti rinnovabili).<br />

Alla base dell’evoluzione di riferimento delle tecnologie di generazione elettrica vi sono poi altre<br />

ipotesi specifiche. Riguardo al carbone, si è ipotizzato che difficilmente entreranno in funzione<br />

nuove centrali prima del 2008.<br />

Nel medio-lungo periodo si sconta invece la riconversione delle centrali di Civitavecchia e Porto<br />

Tolle e la chiusura degli impianti più vecchi non “ambientalizzati”.

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