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L'analisi - Enea

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Figura 1.33 – Consumi primari di energia nello Scenario di Riferimento e nello Scenario<br />

Alternativo<br />

Fonte: AIE – WEO 2006<br />

La domanda di energia primaria al 2030 mostra una riduzione del 10% rispetto allo Scenario di<br />

Riferimento; tale riduzione – pari a 1690 Mtep – equivale al livello attuale di consumo di un<br />

paese come la Cina; il tasso di crescita annuo della domanda di energia primaria passa<br />

all’1,2% dall’1,6% dello Scenario di Riferimento. L’impatto delle politiche è leggermente meno<br />

marcato nel primo decennio del periodo in esame: la differenza tra i due scenari, per quanto<br />

riguarda la domanda di energia primaria, è del 4% al 2015.<br />

Particolarmente rilevante sia in termini assoluti (929 Mtep in meno rispetto allo Scenario di<br />

Riferimento) che in termini percentuali (circa il 21% in meno rispetto allo Scenario di<br />

Riferimento) è il contenimento della domanda di carbone attuato sia attraverso misure di<br />

risparmio che attraverso misure che agevolano il fuel switch nel settore termoelettrico.<br />

Nello Scenario Alternativo la domanda di petrolio al 2030 raggiunge i 103 Mb/g, con un<br />

incremento di circa 20 Mb/g rispetto al 2005 ma con una riduzione di 13 Mb/g rispetto alle<br />

proiezioni dello Scenario di Riferimento: tale riduzione appare piuttosto rilevante ed equivale<br />

alla produzione attuale di Arabia Saudita e Iran.<br />

La domanda globale di petrolio registrerebbe una drastica contrazione anche nel breve periodo<br />

(5 Mb/g in meno al 2015). L’adozione di standard di efficienza più stringenti per il parco<br />

circolante e la diffusione dei biocombustibili porterebbero a conseguire il 60% di tale riduzione.<br />

I paesi OCSE riuscirebbero a stabilizzare le proprie importazioni di petrolio attorno al 2015<br />

registrando un incremento della dipendenza rispetto al 2005 ma di dimensioni inferiori rispetto<br />

a quello evidenziato nello Scenario di Riferimento (figura 1.34).<br />

La sicurezza energetica dell’Unione Europea trarrebbe giovamento dall’incremento nell’utilizzo<br />

di biocombustibili e dall’adozione di standard di efficienza più efficienti per le automobili: il<br />

risparmio si tradurrebbe in una riduzione delle importazioni di petrolio pari a 0,5 Mb/g al 2015<br />

e a 1,3 Mb/g al 2030.<br />

Le politiche considerate nello Scenario Alternativo agevolerebbero anche il contenimento del<br />

potere di mercato dei paesi OPEC la cui quota di produzione raggiunge il 43% del totale a<br />

fronte del 49% nello Scenario di Riferimento.<br />

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