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L'analisi - Enea

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La costruzione di una politica di filiera per lo sviluppo dei biocarburanti in Italia richiede il<br />

superamento di numerosi ostacoli, ma la Legge Finanziaria per il 2007 spinge<br />

decisamente in questa direzione con provvedimenti importanti e dotati di risorse<br />

finanziarie significative. A questo riguardo, è da segnalare la recente iniziativa da parte<br />

del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che ha ufficialmente<br />

presentato il 10 gennaio 2007 il primo contratto quadro nazionale sui biocarburanti, che<br />

vede fra i firmatari le principali associazioni agricole e l’industria del settore; esso<br />

rappresenta il primo passo verso la costruzione di una filiera nazionale delle agro-energie<br />

che offre nuove opportunità alle imprese agricole nel quadro della nuova PAC.<br />

8.3 Problemi aperti e ruolo della ricerca<br />

8.3.1 Margini di miglioramento delle attuali filiere produttive<br />

La produzione e utilizzazione dei biocarburanti è in molti Paesi, e in qualche misura anche<br />

in Italia, una realtà consolidata, corrispondente a un sistema produttivo agro-industriale<br />

di dimensioni anche rilevanti che si avvale di tecnologie sostanzialmente mature.<br />

La diretta conseguenza di tutto questo è che, una volta presa a livello politico la decisione<br />

di promuovere l’uso di questi prodotti, i fattori determinanti sono quelli di tipo logistico<br />

(dove e come ci si approvvigiona della materia prima, dove finiscono i co-prodotti ecc.) e,<br />

ancor più, quelli economico-normativi, soprattutto per quel che riguarda gli strumenti di<br />

incentivazione.<br />

Nella situazione attuale, quindi, attività di ricerca e sviluppo tecnologico in questo campo<br />

possono avere ricadute importanti in termini di “ottimizzazione” delle filiere esistenti.<br />

Questo tipo di attività, ad esempio, può riguardare:<br />

• la ricerca agronomica e genetica, mirata sia all’ottimizzazione delle pratiche<br />

colturali (riduzione degli input di acqua, fertilizzanti, pesticidi ecc.), sia<br />

all’individuazione e selezione di piante “tradizionali” e/o nuove specie e,<br />

successivamente, alla costituzione di nuove varietà, a più alta resa e meglio<br />

adattabili ai diversi ambienti;<br />

• il Life Cycle Assessment (LCA) delle diverse filiere produttive, al duplice scopo di<br />

ricavarne gli elementi necessari per un corretto confronto fra le varie possibili<br />

opzioni (ad esempio nell’approvvigionamento della materia prima) e, più in<br />

generale, di individuare i “punti critici” dove si registrano i più sensibili effetti<br />

negativi e intervenire per apportare le necessarie correzioni;<br />

• le emissioni prodotte dall’uso di miscele ad elevato tenore di biodiesel da parte di<br />

autoveicoli dell’ultima generazione nelle condizioni reali di traffico delle nostre<br />

città e, nell’immediato futuro, quelle dei veicoli flexifuel alimentati con miscele<br />

etanolo/benzina fino all’85% di etanolo, che cominciano ad affacciarsi sul mercato,<br />

con uno sforzo per la definizione di metodologie e sistemi di misura in grado di<br />

fornire risultati il più possibile riproducibili;<br />

• alcuni aspetti specifici dei processi industriali, quale ad esempio la selezione di<br />

lieviti “migliorati” rispetto a quelli attualmente utilizzati per la produzione di<br />

etanolo, in grado di tollerare concentrazioni più elevate di zuccheri e/o di etanolo<br />

nel fermentatore in modo da ridurre i tempi e inviare alla distillazione un prodotto<br />

più concentrato.<br />

8.3.2 I biocarburanti di seconda generazione: stato della tecnologia e<br />

prospettive di sviluppo<br />

Oltre alle attività di ricerca e sviluppo tecnologico tese ad accrescere la competitività delle<br />

filiere produttive consolidate, è evidentemente compito prioritario del mondo della<br />

ricerca, pubblica e privata, quello di contribuire all’individuazione e allo sviluppo di nuove<br />

vie, nella prospettiva del superamento dei limiti della situazione attuale, che non sono<br />

solo di carattere economico.<br />

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