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L'analisi - Enea

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Figura 2.13 – UE-25: importazioni di gas naturale per paese/area di origine<br />

350000<br />

300000<br />

250000<br />

200000<br />

Mmc<br />

150000<br />

100000<br />

50000<br />

Qatar<br />

Algeria<br />

Altri<br />

Norvegia<br />

Nige ria<br />

Russia<br />

0<br />

2000 2001 2002 2003 2004 2005<br />

Fonte: elaborazione ENEA su dati Eurostat<br />

Un quarto delle importazioni europee provengono dalla Norvegia, il 37% dalla Russia e poco<br />

meno del 20% dall’Algeria (figura 2.13).<br />

I tentativi di diversificazione dell’approvvigionamento procedono lentamente e sono legati allo<br />

sviluppo delle infrastrutture di trasporto. La struttura delle importazioni per paese di origine<br />

evidenzia una preoccupante concentrazione dell’offerta (l’82% è coperta da soli tre paesi), e la<br />

vulnerabilità dei paesi europei di fronte alle tensioni geopolitiche nei principali paesi produttori.<br />

2.3 La dipendenza energetica<br />

La dipendenza dalle importazioni di energia per i 25 paesi dell’Unione Europea è pari al 50,5%<br />

nel 2004. La dipendenza energetica, che nel 1990 era pari al 44,6%, è gradualmente<br />

aumentata dopo il 1999 soprattutto a causa del declino della produzione di petrolio e gas nel<br />

Mare del Nord.<br />

La dipendenza dal petrolio continua ad essere particolarmente elevata: da un valore minimo<br />

pari al 72% raggiunto nel 1999, anno in cui si è raggiunto il picco di produzione per i<br />

giacimenti del Mare del Nord, si è assistito ad un progressivo incremento fino all’80,2% del<br />

2004. Comparato con l’andamento della dipendenza dalle importazioni di combustibili solidi e<br />

gas, l’indicatore sembra tuttavia piuttosto stabile. La dipendenza dalle importazioni di gas, pur<br />

mostrando un andamento altalenante, è passata da circa il 40% del 1990 al 54,5% del 2004,<br />

mentre la dipendenza dalle importazioni di combustibili solidi è salita dal 17% del 1990 al<br />

38,2% del 2004.<br />

L’indicatore assume valori piuttosto bassi (valori negativi indicano che il paese è un<br />

esportatore netto di energia) in alcuni paesi che producono volumi notevoli di gas naturale,<br />

petrolio o carbone: Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Polonia e Regno Unito mostrano un<br />

grado di dipendenza inferiore al 30%. Particolarmente vulnerabile è invece la posizione dei<br />

paesi caratterizzati da un grado di dipendenza superiore al 75% (Italia, Belgio, Portogallo,<br />

Spagna e Irlanda) (tabella 2.1).<br />

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