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L'analisi - Enea

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Caldaie a premiscelazione<br />

Le caldaie a premiscelazione sono dotate di un particolare bruciatore in cui la combustione<br />

avviene sempre in condizioni ottimali, grazie al perfetto bilanciamento fra gas metano<br />

(combustibile) e aria comburente. In questo modo, il rendimento si mantiene costante al di<br />

sopra del 90% a qualsiasi potenza (quindi anche nei periodi non particolarmente freddi,<br />

quando cioè la potenza necessaria è minore di quella nominale).<br />

La tecnologia a premiscelazione, garantendo rendimenti elevati su tutto il campo di<br />

modulazione (e quindi un utilizzo ottimale del gas) assicura un consumo inferiore del 10%<br />

rispetto a una caldaia tradizionale, con conseguente risparmio economico e basse emissioni di<br />

sostanze inquinanti.<br />

Caldaie a condensazione<br />

Le caldaie a condensazione sono attualmente quelle con la tecnologia più avanzata: in pratica,<br />

quanto di più efficiente possa fornire il mercato. La tecnologia utilizzata permette di recuperare<br />

parte del calore contenuto nei gas di scarico sotto forma di vapore acqueo, consentendo un<br />

migliore sfruttamento del combustibile e quindi il raggiungimento di rendimenti più alti.<br />

Nella caldaia a condensazione, i prodotti della combustione, prima di essere espulsi all'esterno,<br />

sono costretti ad attraversare uno speciale scambiatore all'interno del quale il vapore acqueo<br />

condensa, cedendo parte del calore latente di condensazione all'acqua del primario, in modo<br />

da abbassare la temperatura dei gas di scarico (circa 40 °C).<br />

La caldaia a condensazione, a parità di energia fornita, consuma meno combustibile rispetto<br />

ad una di tipo tradizionale, perchè la quota di energia recuperabile tramite la condensazione<br />

del vapore acqueo contenuto nei gas di scarico è dell'ordine del 16-17%.<br />

Le caldaie a condensazione esprimono il massimo delle prestazioni quando vengono utilizzate<br />

con impianti che funzionano a bassa temperatura (30-50 °C), come ad esempio con impianti a<br />

pannelli radianti.<br />

Il mercato nel settore impiantistico<br />

Lo scenario attuale italiano vede come protagoniste circa 60 industrie produttrici di apparecchi<br />

e impianti termici e componenti destinati al comfort climatico ambientale; un settore che<br />

occupa oltre 12.000 addetti e fattura oltre 2.000.000.000 di euro. D'altronde i valori di<br />

riferimento per il mercato italiano residenziale (quello di maggior peso) si aggirano intorno ad<br />

un universo di 14 milioni di caldaie autonome e 5,5 milioni di abitazioni servite da impianti<br />

centralizzati.<br />

Fino al 2000 sono state installate mediamente 1,2 milioni di caldaie/anno, per il 17,7% si<br />

trattava di nuove installazioni (in maggioranza tradizionali), ma per l’83,3% si trattava di<br />

sostituzioni.<br />

Dal 2001 in poi, se da una parte si è manifestata un aumento della richiesta di apparecchi in<br />

grado di assicurare alte prestazioni in termini di risparmio energetico e di basse emissioni<br />

inquinanti, dall’altra si è registrata una lieve, ma costante flessione delle vendite (< 1 milione,<br />

di cui solo 6,8% ad alta efficienza, come da figura 7.17) in generale nel settore, le cui cause<br />

non sono tanto riconducibili a elementi di concorrenza estera, bensì al calo di fiducia che ha<br />

frenato gli investimenti e ritardato interventi sul parco macchine installato, tendenti a<br />

recuperare efficienza e migliorare la sicurezza (motivi che hanno perso valore nell’attuale<br />

condizione politica mondiale).<br />

Negli ultimi tre anni, la sostituzione di generatori di calore è rimasta praticamente costante,<br />

attestandosi a circa 1.000.000 di interventi.<br />

Nel 2005 si sono verificate all’incirca interventi di sostituzione della caldaia per 1.000.000<br />

unità, di cui 800.000 sotto i 35,0 kW, con un fatturato di produzione stimato in circa 2,8<br />

miliardi di euro<br />

Le caldaie a condensazione sono circa il 4,5% del totale per un fatturato, comprensivo di<br />

installazione, di 135,0 milioni di Euro. Il mercato e la diffusione delle caldaie a condensazione<br />

probabilmente sono destinati ad aumentare. Il DLgs n. 192/05 e la sua revisione in corso di<br />

approvazione, incentivano l’installazione di caldaie a più alta efficienza. Inoltre anche la<br />

finanziaria 2007 prevede misure specifiche di incentivazione.<br />

Il contributo della diffusione delle caldaie a condensazione alla riduzione delle emissioni serra,<br />

considerando un mercato di 1 milione di unità all’anno e conservativamente, un incremento<br />

dell’efficienza del 10%, può essere valutato intorno ai 0,25 MtCO2eq.<br />

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