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L'analisi - Enea

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CAPITOLO 7<br />

POLITICHE PER L’EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI USI FINALI<br />

7.1 Linee di tendenza delle politiche dell’Unione Europea<br />

La crescita continua della domanda di energia a livello mondiale pone problemi di ordine<br />

politico, economico e ambientale e chiama a rinnovare gli sforzi per il suo contenimento. Il<br />

miglioramento dell’efficienza energetica e una attenta gestione della domanda si pongono<br />

come misure di fondamentale importanza per contrastare il trend di crescita e costituiscono, al<br />

tempo stesso, un valido strumento per conseguire ulteriori obiettivi di politica energetica e<br />

ambientale.<br />

Per quanto concerne l’Unione Europea, tali misure occupano un posto di rilievo nel quadro<br />

degli interventi necessari per conformarsi al Protocollo di Kyoto sull’abbattimento delle<br />

emissioni di gas serra, in particolare di CO2, in quanto possono consentire ai paesi dell’UE di<br />

raggiungere in maniera più economica l’obiettivo negoziato.<br />

Oltre ad un forte impatto positivo sull’ambiente, una più elevata efficienza energetica<br />

contribuisce inoltre a ridurre la dipendenza energetica dall’estero e ad aumentare la sicurezza<br />

degli approvvigionamenti nel medio e nel lungo periodo. Ad oggi, già il 50% della domanda di<br />

energia dell’UE-15 viene soddisfatta attraverso approvvigionamenti esterni e, perdurando<br />

l’attuale tendenza, tale dipendenza potrebbe aumentare fino al 70% entro il 2030 1 .<br />

Dati i crescenti prezzi del petrolio infine, gli investimenti in interventi di risparmio energetico<br />

possono ridurre i costi a carico del sistema europeo, dando un importante contributo al rilancio<br />

della sua competitività sui mercati internazionali.<br />

Da diversi anni l’UE si è attivata per promuovere l’efficienza energetica nei paesi membri sia<br />

attraverso programmi di intervento nel campo della ricerca e dell’innovazione, sia attraverso<br />

azioni legislative mirate.<br />

Negli ultimi anni l’Unione Europea ha riconosciuto il ruolo fondamentale che l’efficienza<br />

energetica può ricoprire per far fronte alle sfide ambientali, rilanciare la competitività e<br />

l’occupazione e contribuire alla sicurezza degli approvvigionamenti energetici. I programmi e le<br />

misure di volta in volta adottate hanno contribuito a diminuire l’intensità energetica dei vari<br />

Stati membri e dell’Unione nel suo complesso, ma dopo i buoni risultati conseguiti negli anni<br />

’90, il tasso di miglioramento dell’intensità energetica è andato progressivamente diminuendo. 2<br />

Il Libro Verde sull’efficienza energetica<br />

Il Libro Verde sull’efficienza energetica 3 , adottato nel giugno del 2005, evidenzia come, dei<br />

circa 1.725 Mtep di energia attualmente consumati dai 25 Stati membri dell’Unione, una parte<br />

considerevole sia imputabile ad apparecchiature inefficienti o alla scarsa consapevolezza dei<br />

consumatori. Studi commissionati dalla Commissione dimostrano la possibilità di ridurre il<br />

consumo energetico di almeno un quinto senza costi netti aggiunti – e in numerosi casi a costi<br />

negativi – senza ridurre i comfort o gli standard di vita poiché l’energia risparmiata ha un<br />

valore sufficiente a rimborsare il costo degli investimenti in un tempo ragionevole – entro la<br />

durata della vita tecnica dell’investimento – e a coprire le spese per interessi. Sono inoltre da<br />

considerare i benefici che deriverebbero dallo sviluppo di nuovi servizi energetici che<br />

potrebbero determinare la creazione di circa un milione di posti di lavoro.<br />

Il rapporto evidenzia come circa il 50% di tale risultato potrebbe essere raggiunto tramite<br />

l’applicazione delle misure già esistenti (direttive già in vigore o comunque programmate),<br />

mentre l’ulteriore 50% potrebbe essere raggiunto per mezzo di un miglioramento delle misure<br />

in essere e l’adozione di ulteriori misure.<br />

L’importanza di tale traguardo risulta evidente qualora si consideri che, secondo la<br />

Commissione, risparmiare il 20% dell’energia entro il 2020, equivarrebbe a risparmiare circa<br />

390 Mtep e circa 780 Mt CO2 all’anno rispetto allo scenario di riferimento, con gli evidenti<br />

benefici in termini non solo ambientali e economici ma anche in termini di dipendenza dalle<br />

1<br />

Libro Verde “Verso una Strategia europea di sicurezza dell’approvvigionamento energetico”, COM(2000) 769 def., del<br />

29 novembre 2000.<br />

2<br />

Secondo la Commissione, negli anni 90 il miglioramento annuo in efficienza energetica era dell’1,4%, mentre<br />

attualmente raggiungerebbe solo lo 0,5%.<br />

3<br />

“Green Paper on Energy Efficiency or Doing More With Less”, COM (2005) 265 final, del 22 giugno 2005.<br />

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