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L'analisi - Enea

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Questo quadro mette in luce in maniera chiara le motivazioni e i criteri con i quali si è<br />

sviluppata la GD in Italia. Da un lato gli impianti termoelettrici classici nascono, molto spesso,<br />

anche con produzione combinata di calore, per soddisfare richieste locali di energia elettrica<br />

e/o calore (circa il 70% della potenza efficiente lorda termoelettrica da GD è costituita da<br />

impianti con produzione combinata di energia elettrica e calore alimentati da combustibili non<br />

rinnovabili), dall’altro, gli impianti alimentati da fonti rinnovabili nascono prevalentemente al<br />

fine di sfruttare le risorse energetiche locali. Pertanto mentre i primi trovano nella vicinanza ai<br />

consumi la loro ragion d’essere e la loro giustificazione economica, gli altri perseguono<br />

l’obiettivo dello sfruttamento di risorse energetiche rinnovabili strettamente correlate e<br />

vincolate alle caratteristiche del territorio.<br />

Le stime di crescita di potenze GD installata, con il metodo di analisi di serie storiche, detto<br />

exponential smooting, forniscono i risultati illustrati nella figura 9.5.<br />

Figura 9.5 - Scenario 2015 di potenza GD installata<br />

12000<br />

10000<br />

8000<br />

6000<br />

4000<br />

2000<br />

0<br />

* b.c.e. = bassa crescita economica, a.c.e. = alta crescita economica;<br />

**da fonti rinnovabili assunta indipendente da crescita economica)<br />

Fonte: CESI RICERCA S.p.A.<br />

9.3.2 Progetti pilota<br />

+25%<br />

2004 2015(b.c.e)* 2015 (a.c.e.)*<br />

P revisio ne tempo rale<br />

+129% +129%<br />

+105%<br />

Da fonti non rinnovabili (MW) Da fonti rinnovabili (MW)**<br />

Nell’ambito del Progetto POLYCITY la Commissione Europea ha finanziato lo sviluppo di tre<br />

grandi aree urbane Torino, Barcellona, Stoccarda. L’obiettivo principale è il miglioramento delle<br />

performance energetiche di grossi insediamenti urbani grazie all’uso ottimale dell’energia e<br />

delle fonti rinnovabili, a beneficio della qualità della vita degli abitanti.<br />

Il progetto italiano denominato Arquata e coordinato dal Centro di Ricerche Fiat (CRF), è parte<br />

di una più vasta iniziativa finalizzata alla promozione dei sistemi integrati di energia basati<br />

sulla generazione distribuita (cogenerazione e energie rinnovabili). L’iniziativa coinvolge un<br />

gran numero di stakeholder della regione, così come pubbliche amministrazioni, servizi<br />

pubblici, centri di ricerca e consumatori.<br />

L’intera iniziativa per il quartiere di via Arquata (Arquata District Contract) consiste in un<br />

dettagliato programma che comprende diverse misure di riqualificazione urbana e sociale quali<br />

per esempio la ristrutturazione di edifici comunali, la realizzazione di grandi aree verdi, la<br />

creazione di spazi comuni adibiti alle attività sociali, allo sviluppo sociale ed occupazionale del<br />

quartiere, il miglioramento della mobilità, la creazione di piccole aree commerciali. Per la<br />

vastità della superficie interessata (circa 87.000 mq) 650 unità abitative e circa 2.500 tra<br />

abitanti e impiegati di ATC si propone come unica sperimentazione del genere in Italia.<br />

Per rispondere in maniera soddisfacente alla domanda di energia elettrica e termica è stata<br />

prevista la realizzazione di un impianto di cogenerazione alimentato a gas.<br />

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