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L'analisi - Enea

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L’avanzata del “colosso” cinese nelle produzioni tecnologicamente avanzate (cfr. Quinto<br />

Rapporto dell’Osservatorio ENEA sulla competitività tecnologica), si è andata in particolare<br />

delineando come l’esito di un fitto intreccio di relazioni produttive e commerciali sempre più<br />

intense ed estese, con effetti non sempre univoci sugli assetti commerciali, ma non per questo<br />

meno rilevanti sul piano del suo “decollo” tecnologico. Le profonde ristrutturazioni produttive e<br />

organizzative che hanno interessato, nell’ultimo decennio, le imprese giapponesi e l’intera<br />

regione asiatica hanno infatti prodotto vaste delocalizzazioni produttive di parti o di interi<br />

segmenti industriali in Cina, alla ricerca sia di costi di produzione più bassi, sia di nuove<br />

complementarità tecnologiche e maggiori efficienze organizzative oltre che di mercati in forte<br />

espansione. La quota di mercato cinese sulle esportazioni mondiali di prodotti ad alta<br />

tecnologia è così aumentata rapidamente: nel 2001 era intorno al 4,8% e in soli tre anni è<br />

pressoché raddoppiata, superando il 9%. Altrettanto imponente è stato l’incremento della<br />

quota delle importazioni cinesi di prodotti ad alta tecnologia, che è passata dal 5,3% del 2001<br />

al 9,3% del 2003, facendo divenire la Cina di gran lunga il più importante mercato di sbocco di<br />

prodotti ad alta tecnologia dell’area asiatica e, subito dopo gli Stati Uniti, il più grande paese<br />

importatore a livello mondiale.<br />

Ma se si guarda alla dinamica del mercato delle Fer-man le performance della Cina appaiono<br />

ancora più sorprendenti. Da una quota di export di poco superiore al 3% nel 2001, la Cina è<br />

infatti passata nel 2005 ad una quota pari a quasi l’8,5% dell’export mondiale di Fer-man,<br />

divenendo al contempo il primo paese importatore con quasi il 15% di quota (figura 6.23).<br />

Occorre tuttavia rilevare come nel caso delle Fer-man le performance commerciali della Cina<br />

siano confrontabili con quelle dei Nic’s asiatici, anch’essi detentori di quote di export prossime<br />

al 9% e quote di import intorno al 15%. Lo sviluppo commerciale di quest’area è inoltre<br />

precedente a quello della Cina, documentando un importante ampliamento della produzione e<br />

degli scambi di Fer-man nel quadrante asiatico soprattutto a partire dal 2002.<br />

Figura 6.23 - Quote di mercato dei maggiori paesi ed aree sulle importazioni mondiali di<br />

tecnologie per le fonti rinnovabili (su valori in $ correnti)<br />

60%<br />

50%<br />

40%<br />

30%<br />

20%<br />

10%<br />

0%<br />

1996<br />

1997<br />

1998<br />

1999<br />

Fonte: elaborazione ENEA su dati ONU<br />

2000<br />

2001<br />

2002<br />

2003<br />

387<br />

2004<br />

2005<br />

Stati Uniti<br />

UE15<br />

Giappone<br />

Cina<br />

Nic's<br />

Nec's

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