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L'analisi - Enea

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L’unità di cogenerazione fornirà l’energia in base alla domanda di calore in sinergia con quella<br />

elettrica fornita dall’impianto fotovoltaico. Infatti, per favorire l’impiego di energia derivante da<br />

fonti rinnovabili è stata prevista, sulle facciate della palazzina uffici, l’installazione di pannelli<br />

fotovoltaici aventi anche la funzione di schermatura, contribuendo alla climatizzazione degli<br />

uffici dove operano i dipendenti dell’Agenzia Territoriale per la Casa (ATC).<br />

Il sistema ad alta efficienza energetica sarà composto da: impianto di cogenerazione modulare<br />

alimentato a gas naturale (con potenza di 0,9 MW elettrici e 1,1 MW termici) da installare nei<br />

locali della palazzina uffici di ATC; chiller ad assorbimento, accoppiato termicamente<br />

all’impianto di cogenerazione, anch’esso posto nei locali della palazzina uffici. Il chiller<br />

erogherà il freddo necessario alla climatizzazione degli uffici stessi; sistema di distribuzione del<br />

calore, modificato opportunamente, per lo stoccaggio dello stesso in modo da immettere il<br />

calore in rete nel momento di massimo picco della richiesta; moduli fotovoltaici sulla facciata<br />

della palazzina uffici, con funzione di schermatura dal sole, con una potenza di picco totale di<br />

50 kW; ulteriori moduli fotovoltaici da installare sui tetti delle unità abitative con una potenza<br />

di picco totale di 100 kW.<br />

Il surplus di energia elettrica prodotto dall’impianto di cogenerazione verrà conseguentemente<br />

immesso nel sistema di distribuzione. ATC provvederà inoltre all’installazione di contatori a<br />

lettura telematica per ogni utente/punto di scambio con la rete di distribuzione in modo da<br />

poter monitorare in ogni momento tutti i flussi elettrici presenti nell’area di Arquata.<br />

Il CRF propone, inoltre, lo studio e la realizzazione di un modello di sistema energetico<br />

distribuito, che è stato denominato “Eco-Energy”. È costituito da un network di micro-sistemi<br />

installati presso gli utenti finali ed in grado di trasformare l’energia primaria in usi finali<br />

secondo le dinamiche locali della domanda di elettricità, di caldo e di freddo. È potenzialmente<br />

molto vantaggioso, sia in termini ambientali che economici.<br />

Le reti convenzionali di distribuzione collegano le centrali di generazione o di produzione (di<br />

energia elettrica, di combustibile, di acqua) con i siti di domanda, che costituiscono dei puri e<br />

semplici utilizzatori. I difetti principali di tali reti sono: le perdite di distribuzione, i costi<br />

variabili e di investimento per garantire i picchi di domanda, la rigidità di funzionamento, che<br />

possono causare discontinuità di servizio.<br />

Il sistema Eco-Energy, propone, invece, di trasformare parte della rete di distribuzione in una<br />

“rete attiva”, i cui nodi presso l’utenza diventano punti decentrati di generazione,<br />

potenzialmente autonomi, e che ricorrono alla rete solo per eccezione. Anzitutto unità evolute<br />

di poligenerazione (cogeneratori, trigeneratori), da installare presso gli utenti finali, per fornire<br />

un servizio integrato di più usi finali di energia. Inoltre una rete telematica, che renda possibile<br />

sia il telecontrollo delle unità singole, sia la gestione centralizzata ed ottimizzata della rete<br />

energetica complessiva e del relativo servizio sul territorio. La rete “virtuale” Eco-Energy non<br />

presuppone modifiche infrastrutturali, ma si integra con le reti “fisiche” di distribuzione<br />

esistenti (elettricità, gas, acqua), interagendo con esse ed ottimizzandone il funzionamento.<br />

Il CESI Ricerca SpA 11 nel periodo 2003-2005 ha sviluppato importanti progetti in linea con gli<br />

obiettivi generali sopra richiamati, che hanno riguardato le seguenti aree tematiche. In tale<br />

contesto un ruolo di rilievo occupa la realizzazione della test facility sperimentale per la<br />

generazione distribuita (potenza elettrica totale di 350 kWe e potenza termica totale di 250<br />

kWth), unica in Europa, finalizzata ad attività di laboratorio o di supporto alla progettazione e<br />

sperimentazione di microreti di GD. Consente di sperimentare nuove tecnologie di generazione,<br />

inverter, dispositivi di protezione e comunicazione, sistemi di supervisione e controllo e si<br />

compone di vari impianti di generazione di energia rinnovabili e non, collegati in rete e gestiti<br />

per mezzo di un sistema di supervisione e controllo (sistema ibrido fotovoltaico; batterie al<br />

piombo; un motore diesel; un generatore eolico simulato; un Dish Stirling solare termico (10<br />

kW); cinque campi fotovoltaici; un impianto a biomassa cogenerativo; un impianto<br />

cogenerativo con microturbina a gas; una Batteria Redox; un volano da 100 kW per Power<br />

Quality; un sistema di batterie al Pb; due batterie Zebra).<br />

11 CESI Ricerca SpA è stato costituito alla fine del 2005 con l'obiettivo di sviluppare attività di ricerca finanziata<br />

nazionale ed internazionale ed ha iniziato ad operare da gennaio 2006 come Società separata da CESI "Centro<br />

Elettrotecnico Sperimentale Italiano Giacinto Motta" SpA, di cui prima faceva parte. Attualmente il capitale è a<br />

maggioranza pubblica (ENEA - 51%) con presenza privata (CESI SpA - 49%).<br />

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