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L'analisi - Enea

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Figura 1.34 – Importazioni nette di petrolio nello Scenario Alternativo<br />

Fonte: AIE – WEO 2006<br />

La domanda di gas nello Scenario Alternativo cresce dell’1,5% all’anno, mezzo punto percentuale<br />

in meno rispetto allo scenario di Riferimento e, al 2030, i consumi (2877 Mtep) sono<br />

inferiori a quelli dello Scenario di riferimento di circa il 13%. Le azioni di contenimento della<br />

domanda di elettricità e l’utilizzo di una quota maggiore di generazione elettrica da fonti<br />

rinnovabili rendono possibile tale risultato.<br />

Nello Scenario Alternativo le importazioni di gas sono notevolmente inferiori a quelle dello<br />

scenario tendenziale in tutti i principali mercati: al 2030 si stima un livello di scambi<br />

internazionali pari a 749 miliardi di m 3 (18% della produzione) a fronte di 936 miliardi di m 3<br />

(20%) previsti dallo Scenario di Riferimento. Solamente in Cina, a seguito di un’azione di<br />

contenimento dell’utilizzo di carbone nella generazione termoelettrica, si verificherebbe un<br />

incremento della domanda di gas rispetto allo Scenario di Riferimento e un conseguente<br />

incremento delle importazioni.<br />

Lo Scenario Alternativo presenta un livello di emissioni inferiore a quello previsto dallo<br />

Scenario di Riferimento al 2030 di circa il 16% pari a 6,3 Gt CO2 – una quantità equivalente<br />

all’attuale livello di emissioni in Canada e negli Stati Uniti (figura 1.35).<br />

Un ritardo di dieci anni nell’attuazione delle politiche determinerebbe una riduzione delle<br />

emissioni rispetto allo Scenario di Riferimento di solo il 2%.<br />

Il livello delle emissioni è inferiore a quello previsto dallo Scenario di Riferimento in tutte le<br />

regioni: in particolare le emissioni per i paesi OCSE raggiungono un picco nel 2015 e poi<br />

declinano. In Giappone e Unione Europea le emissioni al 2030 saranno al di sotto dei livelli<br />

correnti.<br />

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