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L'analisi - Enea

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CO2 GeoNet (Ist. Naz. Oceanografia e Geofisica Sperimentale, Università di Roma)<br />

Il progetto, iniziato nel 2004, è focalizzato sulle opzioni per lo stoccaggio geologico della CO2 e<br />

sulla costituzione di un autorevole gruppo di esperti europei in materia. Tra i principali obiettivi<br />

rientrano la formazione di una partnership costituita inizialmente da 13 centri di ricerca europei<br />

e da altri esperti nell’area dello stoccaggio geologico della CO2, l’identificazione delle<br />

problematiche, connesse allo stoccaggio geologico di lungo-termine, che richiedono una<br />

significativa attività di ricerca e sviluppo e la formulazione di nuovi progetti di ricerca e<br />

strumenti idonei a eliminare le attuali carenze di conoscenza.<br />

Questo progetto consentirà di riallineare i programmi nazionali di ricerca e di evitare la<br />

duplicazione delle attività di ricerca. Contribuirà, inoltre, alla conoscenza di base necessaria per<br />

la selezione dei siti di stoccaggio, le operazioni di iniezione nel sottosuolo, il monitoraggio, la<br />

verifica, la sicurezza, la protezione ambientale e gli standard di formazione. Tutti questi<br />

contributi avranno un significativo impatto sulle attività future di sequestro e confinamento del<br />

carbonio.<br />

Recentemente, sono stati presentati per approvazione del CSLF i seguenti due ulteriori<br />

progetti:<br />

– ZECOMIX: Coal gasification for hydrogen and power generation with CO2 separation<br />

(ENEA)<br />

– COHYGEN: (Syngas da carbone per la produzione di combustibili puliti in particolare<br />

idrogeno), sviluppato da SOTACARBO e Ansaldo e finanziato dal Ministero dell’Università<br />

e Ricerca nell’ambito della legge 297.<br />

“Partnership Internazionale per la promozione dell’Economia dell’Idrogeno” (IPHE)<br />

L’iniziativa “International Partnership on Hydrogen Economy” è stata costituita a Washington,<br />

nel settembre 2003, con l’obiettivo prioritario di favorire la realizzazione, a livello mondiale, di<br />

una nuova economia basata sul vettore idrogeno per rispondere alla domanda crescente di<br />

energia del mercato e allo stesso tempo ridurre le emissioni di gas serra entro i valori indicati<br />

dagli scienziati del clima per evitare possibili disastri ambientali.<br />

Aderiscono alla Partnership 16 paesi (Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania,<br />

Giappone, India, Islanda, Italia, Corea, Norvegia, Nuova Zelanda, Regno Unito, Russia, Stati<br />

Uniti) e la Commissione Europea.<br />

L’Italia, rappresentata dal Ministero per l’Ambiente e la Tutela del Territorio e del Mare, è un<br />

paese membro fondatore della partnership e ricopre la posizione di vicepresidenza assieme a<br />

Cina, Giappone e Canada. La presidenza è, attualmente, in carico agli Stati Uniti.<br />

La IPHE ricopre un ruolo determinante nella realizzazione di questa nuova economia basata<br />

sull’idrogeno. Il vettore idrogeno, infatti, può costituire una valida opzione nei futuri scenari<br />

energetici e ambientali di ogni paese. L’idrogeno può essere prodotto da un ampio spettro di<br />

fonti energetiche primarie, sia fossili che rinnovabili e presenta grosse potenzialità per il<br />

controllo dei cambiamenti climatici, per il miglioramento della qualità dell’aria nelle città e per<br />

la razionalizzazione dello sfruttamento delle risorse energetiche di produzione interna e di<br />

importazione di ciascun paese. Il vettore idrogeno presenta inoltre un ampio spettro di usi<br />

finali nella generazione elettrica centralizzata, nella generazione distribuita di elettricità e<br />

calore e nell’autotrazione.<br />

La complessità e la versatilità del vettore energetico idrogeno sia nella fase di produzione che<br />

nella fase di impiego, richiede un’ampia condivisione a livello mondiale degli aspetti tecnologici,<br />

normativi, economici, strategici e sociali.<br />

I programmi di ricerca e sviluppo e i progetti dimostrativi trovano un supporto dalla<br />

integrazione delle risorse e delle esperienze dei vari paesi membri. La discussione e il<br />

confronto delle strategie proposte dai paesi membri portano un valido contributo e un efficace<br />

sostegno per la definizione e la realizzazione delle strategie specifiche che ogni paese dovrà<br />

adottare in base alla proprie condizioni specifiche di disponibilità delle varie tipologie di fonti<br />

energetiche.<br />

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