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L'analisi - Enea

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Nell’analisi dell’Autorità, tale segmento è “fortemente influenzato dal controllo esercitato da<br />

Eni, il maggiore operatore nazionale, su tutte le infrastrutture d’importazione. Eni continua a<br />

porre forti condizionamenti all’intera filiera del gas limitando, di fatto, le potenzialità di<br />

evoluzione del settore verso una maggior concorrenzialità. La mancanza di forniture autonome<br />

sul mercato internazionale del gas costringe le imprese autorizzate alla vendita nel mercato<br />

finale a rifornirsi di gas ricorrendo al mercato all’ingrosso, anch’esso alimentato principalmente<br />

dai quantitativi resi disponibili dall’operatore principale. A ciò si aggiunga che il settore del gas<br />

in Italia è stato storicamente caratterizzato dalla presenza di un numero elevato di imprese,<br />

operanti essenzialmente a livello locale, in condizioni di monopolio legale per le forniture<br />

cosiddette “civili” (domestiche e piccola industria-commercio) allacciate alle reti cittadine 34 ”.<br />

La distribuzione è infatti un’attività di servizio pubblico soggetta a concessione. L’assegnazione<br />

della concessione è di competenza degli Enti locali – quali Comuni, unioni di Comuni o<br />

Comunità Montane – i quali svolgono, unitamente, attività di indirizzo e di controllo sulle<br />

attività di distribuzione.<br />

L’entrata in vigore del decreto legislativo n. 164/00 ha sancito che l’assegnazione delle<br />

concessioni avvenga mediante gara – per periodi non superiori a 12 anni – ponendo fine alle<br />

procedure di assegnazione diretta, poco trasparenti ed arbitrarie. Il regolatore ha previsto, a<br />

riguardo, un periodo di transizione, tale da consentire ad Enti locali, da un lato, e operatori,<br />

dall’altro, di dotarsi degli strumenti necessari a gestire le nuove condizioni di mercato.<br />

Il segmento della vendita appare meno concentrato dell’ingrosso: i primi 26 venditori coprono<br />

il 71% delle vendite complessivamente effettuate da questi operatori sul territorio nazionale,<br />

mentre è pari al 34% la quota del gruppo dei primi quattro venditori, composto da Enel Gas,<br />

Hera Comm Srl, E.On Vendita e Aem Acquisto e Vendita Energia SpA. Il numero di utenti finali<br />

che cambia fornitore è tuttavia esiguo e ciò segnala un insufficiente grado di apertura del<br />

mercato causato dalla predominanza dell’operatore dominante in tutte le fasi della filiera e in<br />

particolare in quella dell’approvvigionamento, dall’altro da una struttura di offerta frammentata<br />

ed essenzialmente a carattere locale.<br />

Sviluppo delle infrastrutture di importazione<br />

L’adeguamento della capacità di trasporto al crescente fabbisogno potrà avvenire attraverso il<br />

potenziamento delle infrastrutture esistenti e la costruzione di nuovi gasdotti e rigassificatori.<br />

Per quanto riguarda il potenziamento delle infrastrutture esistenti sono stati presentati i<br />

seguenti progetti:<br />

• l’espansione della capacità del TransMed da 27 a 33,5 miliardi m 3 /a, in due fasi<br />

consecutive: fino a 30 miliardi/a entro il 2008 ed il completamento entro il 2012. La<br />

portata aggiuntiva finale, se le sue destinazioni non verranno regolate altrimenti,<br />

verrà ripartita tra Eni, Enel ed Edison (6 miliardi m 3 ) oltre ad Energas e Bridas (1,5<br />

miliardi m 3 );<br />

• l’ampliamento del TAG (Trans Austria Gasleitung) fino a 26 miliardi m 3 di gas<br />

naturale proveniente dalla Russia, dei quali 21 assegnati all’Eni 35 , 3 all’Enel e 2 alla<br />

Edison; anche questo potenziamento avverrà in due fasi consecutive: una capacità<br />

aggiuntiva di 3,2 miliardi m 3 /a sarà a disposizione degli operatori dal 2008 e<br />

ulteriori 3,3 miliardi m 3 /a dalla fine del 2011;<br />

• un aumento delle portate provenienti da Norvegia e Olanda attraverso la Svizzera,<br />

fino ad una capacità complessiva rispettivamente di 6 miliardi e 10 miliardi m 3 /a;<br />

• un ulteriore potenziamento del gasdotto Libia-Italia mediante l’aumento delle<br />

centrali di spinta in Libia.<br />

Per quanto riguarda la costruzione di nuove infrastrutture, sono in fase di studio di fattibilità o<br />

di progettazione i seguenti gasdotti:<br />

34 Autorità per l’energia elettrica e il gas, “Relazione annuale sullo stato dei servizi e sull’attività svolta”, 6 luglio 2006.<br />

35 Sono inclusi 2,5 miliardi di m 3 /a della Nigeria LNG in swap deal, che sbarca il GNL a Montoire in Francia; attraverso<br />

uno scambio tra Gaz de France e Snam Rete Gas, quest’ultima lo riposiziona in Italia attraverso il TAG.<br />

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