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L'analisi - Enea

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Nucleare<br />

L’energia nucleare potrebbe svolgere un ruolo importante per ridurre la dipendenza dalle<br />

importazioni di combustibili fossili e per limitare le emissioni di CO2.<br />

Nello scenario di Riferimento la potenza installata a livello globale aumenta da 368 GW del<br />

2004 a 417 GW nel 2030. L’apporto alla crescita della domanda elettrica è tuttavia marginale<br />

in questo scenario in cui la quota di produzione elettronucleare al 2030 diminuisce in<br />

percentuale rispetto al 2004. In altri termini, nello Scenario di Riferimento si ipotizza che sia<br />

costruito un numero limitato di nuovi reattori e che si proceda con il piano di dismissione degli<br />

impianti esistenti. Nello Scenario Alternativo, misure volte a favorire l’energia nucleare<br />

porterebbero ad un aumento della capacità installata a 519 GW nel 2030 con un contestuale<br />

incremento della percentuale di produzione nucleare nel mix energetico complessivo.<br />

L’interesse per la generazione nucleare deriverebbe principalmente dall’incremento dei prezzi<br />

delle fonti fossili (figura 1.38). Con una gestione ottimale dei rischi connessi al funzionamento<br />

delle centrali, il costo di produzione dell’energia elettrica da fonte nucleare raggiungerebbe i 5<br />

centesimi a kWh. Se i prezzi del gas si mantenessero al di sopra di 4,7 $/MBtu e quelli del<br />

carbone al di sotto dei 70 $/t, l’energia elettrica da nucleare sarebbe più conveniente di quella<br />

prodotta con il gas ma meno conveniente di quella prodotta con centrali convenzionali a<br />

carbone. La convenienza del ricorso alla generazione nucleare crescerebbe se venissero<br />

introdotte sanzioni economiche sulle emissioni di CO2.<br />

Oltre alla convenienza economica, altri fattori rendono l’opzione nucleare potenzialmente<br />

attrattiva per aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti:<br />

• la minore vulnerabilità dei costi di generazione da nucleare alle variazioni dei prezzi del<br />

combustibile (data anche dal forte peso sulla struttura dei costi di generazione del costo<br />

del capitale);<br />

• la disponibilità di abbondanti riserve di uranio.<br />

Tuttavia la crescita della potenza installata ai livelli descritti dallo Scenario Alternativo, appare<br />

condizionata da fattori di accettabilità sociale, da problemi di sicurezza relativi alla gestione<br />

delle scorie e al rischio di proliferazione nucleare, dall’avversione al rischio dei principali<br />

operatori elettrici privati chiamati a sostenere ingenti costi di investimento (2-3,5 miliardi di<br />

dollari per reattore) in un contesto normativo in continua trasformazione.<br />

Figura 1.38 – Costi di generazione per l’energia elettrica (US cent/kWh)<br />

Fonte: AIE – WEO 2006<br />

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