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L'analisi - Enea

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Nel caso del trasporto urbano, le possibilità di incremento del peso di bus e metro sono<br />

strettamente legate alla fattibilità tecnico-economica delle infrastrutture. Nel trasporto extraurbano<br />

la modalità ferrovia è nel medio-periodo ostacolata dal mancato completamento delle<br />

infrastrutture dell’alta velocità. Nel caso del trasporto lunga distanza, il peso di bus e treno<br />

resta costante, in parziale contrasto con l'attuale trend discendente.<br />

Infine, per il trasporto delle merci l’ipotesi di partenza tiene di nuovo conto dei lunghi tempi<br />

per la costruzione di infrastrutture, per cui ipotizza che l’incremento del trasporto su ferrovia<br />

possa avvenire solo nel lungo periodo, sempre a causa dei ritardi nelle linee ad alta velocità e i<br />

centri di interscambio.<br />

Consumi di energia primaria<br />

Nel 2020 l’aumento dei consumi di energia rispetto a oggi è compreso tra 15 e 40 Mtep.<br />

Il peso del gas naturale supera quello del petrolio già dal prossimo decennio<br />

Figura 5.7 – Consumi totali di energia primaria (Mtep)<br />

279<br />

Figura 5.8 – Petrolio e gas negli scenari tendenziali<br />

(Mtep)<br />

Nell’evoluzione tendenziale il fabbisogno energetico raggiunge nel 2020 valori compresi fra 215<br />

e 239 Mtep, con una crescita media annua compresa tra lo 0,5% dello scenario B1 e l’1,2%<br />

m.a. dello scenario A1, a fronte di una crescita media annua dell’1,3% negli anni 1990-2005<br />

(figura 5.7).<br />

In termini di fonti, si osserva in primo luogo la continuazione della forte crescita del gas, che<br />

entro il 2015 diviene la prima fonte fossile (figure 5.8 e 5.9). La sua domanda è piuttosto<br />

rigida rispetto ai diversi scenari di prezzo: fino al 2015 la sua crescita è infatti molto simile nei<br />

due scenari (figura 5.8), e anche successivamente la differenziazione resta limitata (nel 2020 il<br />

consumo è comunque compreso tra i 90 e i 100 Mtep, dai circa 70 attuali). Alla base della<br />

crescita (più della metà) vi è la continuazione del forte incremento del suo utilizzo nella<br />

generazione elettrica, unito a un aumento (meno marcato) nel civile e nell’industria.<br />

Il consumo di petrolio è invece più elastico agli scenari di prezzo: continua a diminuire ancora<br />

per un decennio (fino a 70 Mtep circa, dagli 86 del 2005) nello scenario B1, mentre tende a<br />

stabilizzarsi sugli attuali valori nel caso A1. Nel primo caso si assiste infatti a una sua quasi<br />

totale eliminazione nell’elettrico e nell’industria, unita a una crescita nei trasporti molto più<br />

contenuta che nel secondo caso. Infine, un dato interessante riguarda il carbone: dopo il 2020<br />

nello scenario A1 esso aumenta in modo più che proporzionale rispetto alle altre fonti (figura<br />

5.9).<br />

Figura 5.9 – Fonti primarie nello scenario A1 (% sul totale energia primaria)

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