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L'analisi - Enea

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Tabella 8.10 - Superficie destinata a coltivazioni energetiche nella UE. Anni 2003-2005<br />

Tipologia di<br />

coltura<br />

Su terreni a set-aside<br />

Con il sussidio per le colture<br />

energetiche<br />

Senza alcun regime specifico di aiuti<br />

2003<br />

(UE 15)<br />

Superfici utilizzate (milioni di ha)<br />

465<br />

0,9<br />

-<br />

0,3<br />

2004<br />

(UE 25)<br />

0,6<br />

0,3<br />

0,5<br />

2005<br />

(UE 25)<br />

Totale 1,2 1,4 1,8<br />

Fonte: Commissione Europea, DG Agricoltura e Sviluppo Rurale, 2006<br />

8.2 I biocarburanti in Italia: le possibili filiere agro-energetiche<br />

8.2.1 Produzione e utilizzazione dei biocarburanti in Italia<br />

Nel panorama europeo di produzione utilizzazione dei biocarburanti, l’Italia si distingue<br />

per la presenza di una significativa produzione di biodiesel e per la sostanziale assenza<br />

della filiera bioetanolo.<br />

Nel nostro paese, infatti, la produzione industriale di biodiesel è stata avviata a partire<br />

dal 1992, nell’ambito di un progetto dimostrativo europeo che riguardava solo Italia e<br />

Francia, e gli impianti oggi in funzione hanno una capacità produttiva stimata in circa<br />

800.000-850.000 t/anno per il 2006, con previsione di incremento a 1.200.000 t/anno<br />

nel 2007, ben superiore alle produzioni attuali (396.000 t, di cui però solo poco più di<br />

188.000 per il mercato interno, nel 2005) 11 .<br />

Per favorire la nascita di un’industria e di un mercato nazionali del biodiesel, tenuto conto<br />

dei costi di produzione più elevati e del conseguente prezzo di vendita non competitivo di<br />

questo prodotto rispetto al gasolio, la soluzione finora prescelta è stata quella<br />

dell’esenzione dall’imposta di fabbricazione sui carburanti (accisa) per un determinato<br />

“contingente” di biodiesel, ripartito di anno in anno fra i diversi produttori nazionali ed<br />

europei interessati, la cui entità è variata nel tempo oscillando fra le 125.000 e le<br />

300.000 t/anno, riportate a 200.000 t/anno con la Legge Finanziaria 2005 e a 250.000<br />

t/anno - anche se con accisa ridotta e non più in esenzione totale - dalla Legge<br />

Finanziaria 2007.<br />

La capacità produttiva e la localizzazione degli impianti industriali di produzione di<br />

biodiesel assegnatari di aliquote del contingente defiscalizzato sono riportati in tabella<br />

8.11. Il fatto che gran parte di questi impianti si trovino in prossimità di porti o di grandi<br />

vie di comunicazione (svincoli autostradali, stazioni ferroviarie ecc.), è un chiaro indice<br />

della tendenza ad utilizzare prevalentemente materie prime di provenienza estera<br />

piuttosto che locale.<br />

La mancanza di un quadro di riferimento stabile, sia per quel che riguarda la durata del<br />

regime di esenzione fiscale (la defiscalizzazione del biodiesel è stata di volta in volta<br />

giustificata nell’ambito di “progetti dimostrativi” della durata prevista di pochi anni), sia<br />

relativamente all’entità del contingente, rimessa in discussione praticamente in occasione<br />

di ogni nuova Legge Finanziaria, hanno determinato una notevole differenza fra<br />

produzione, che comprende ormai stabilmente una notevole quota per il mercato estero,<br />

e immissione al consumo per il mercato interno.<br />

11 Fonti: European Biodiesel Board / Assobiodiesel, 2006<br />

0,9<br />

0,5<br />

0,4

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