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Leggende delle Alpi - Centrostudirpinia.It

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FANTASMI 117<br />

processione dei Flambarts , forse uno degli ultimi ri-<br />

cordi di certe cerimonie sacre, in uso presso i Celti,<br />

e probabilmente anche presso gli Slavi che adoravano<br />

Ohen, il fuoco (i), facendo sacrifizi alle loro divinità<br />

sulle altissime rupi e nei boschi.<br />

Nella vecchia città di Dreux, costrutta nel sito ove<br />

in tempi remoti trovavasi un collegio sacro di Druidi,<br />

la popolazione riunivasi nella vigilia di Natale, in tempi<br />

non ancora lontanissimi, e andava in processione fino<br />

al palazzo di città. Ogni persona aveva in mano il<br />

Jlambart il quale era un pezzo di legno acceso ed anche<br />

i fanciulli prendevano parte alla festa. A notte il clero<br />

vestito di bianco, i magistrati e tutti i nobili della città<br />

univansi al popolo e gridando Noèl, Nolet, facevano<br />

tre volte il giro di una piazza. Tutti andavano anche in<br />

processione intorno alla chiesa di San Pietro, mentre<br />

i sacerdoti cantavano il Te Deum, poi, essendo sepa-<br />

rati secondo i diversi quartieri della città nei quali abi-<br />

tavano, essi ritornavano in processione internandosi<br />

nelle strade e portando sempre il flambart acceso.<br />

In questo caso ancora il cristianesimo non potendo<br />

abolire una festa pagana avea dovuto trasformarla secondo<br />

i suoi intendimenti, lasciando però in essa una<br />

memoria importante del passato; e la processione dei<br />

flambarts, abolita finalmente quando la grande rivolu-<br />

zione sconvolse la Francia, può farci risalire col pen-<br />

siero alle cerimonie sacerdotali di altri tempi e specialmente<br />

a quelle dei Druidi; che passavano sui monti e<br />

nelle foreste, portando ancora accesi fra l'oscurità della<br />

notte, gli avanzi del legno sacro, che avevano brucialo<br />

in onore di una misteriosa Vergine nera, dalla quale<br />

aspettavano salute per l'avvenire (2).<br />

(i) Ohen era figlio di Svarog, dio supremo degli Slavi. Suo fra-<br />

tello era Plunu, il sole.<br />

(2) Mémoires de VAcadéinie Celtiqne.

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