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Leggende delle Alpi - Centrostudirpinia.It

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LEGGENDE DELLE ALPI<br />

del cielo 1 » Con immenso dolore nel petto, solo ed<br />

affranto, Tannhaùser lasciò la città eterna, e andò<br />

camminando a caso sulla terra. Qualche tempo dopo<br />

il Santo Padre con sua meraviglia somma, vide il suo<br />

bastone coperto di fiori come un albero di maggio; egli<br />

ricordò subito l'errante peccatore e volle che lo cercassero<br />

in ogni parte della terra ; ma per lungo, lungo<br />

tempo nessuno potè incontrare il cavaliere. Finalmente<br />

Io trovarono nel monte di Venere, addormentato sopra<br />

una tavola, ed egli non si destava mai. La sua barba<br />

lunghissima scendeva verso terra, e quando essa sarà<br />

cosi lunga da circondare per sette volte la tavola, al-<br />

lora verrà pel cavaliere Tannhaùser il nuovo giorno (i).<br />

Altre leggende della Svizzera tedesca ci mostrano<br />

il cavaliere Tannhaùser fra le ammaliatrici, che danzano<br />

sul monte di Venere, prima che egli vada in Roma.<br />

In Savoia troviamo una bizzarra trasformazione della<br />

Venere pagana in cinghiale !<br />

Sul<br />

versante dei Voirons<br />

verso il Lago di Ginevra, sorge una cappella, vicino<br />

alla quale in altri tempi elevavasi anche un eremitaggio ;<br />

e vuoisi che in quel sito fosse un tempio dedicato a<br />

Venere, il quale racchiudeva un idolo, venerato dai<br />

demoni e dagli stregoni, che raccolti intorno ad esso<br />

facevano infiniti malefizii contro i cristiani.<br />

Da lungo tempo la gente della pianura erasi convertita<br />

alla nuova fede, ma gli alpigiani non si piegavano<br />

ancora ad abbandonare la religione dei loro padri, ed il<br />

tempio di Venere era sempre il centro intorno al quale<br />

convenivano molti pellegrini. Il Vescovo di Ginevra non<br />

poteva permettere simil cosa, ed egli comandò ad al-<br />

cuni cristiani coraggiosi di andare a distruggere il<br />

tempio e l'idolo, la qual cosa fu compita senza diffi-<br />

coltà, e pareva che la fede cristiana fosse vittoriosa ;<br />

ma Satana non si rassegnava facilmente alle sconfitte,<br />

(i) LuTOLF, Op. cit., pag. 86.

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