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Leggende delle Alpi - Centrostudirpinia.It

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FIORI ALPINI 137<br />

uno Stelo delicato del triste garofanetto, devesi chie-<br />

dere scusa alle anime dei poveri morti.<br />

Una leggenda svizzera che trovasi con qualche va-<br />

riante anche sulle <strong>Alpi</strong> del Tirolo, narra di certi gigli<br />

meravigliosi che fiorivano sulle tombe ;<br />

ma<br />

il rac-<br />

conto più noto fra gli alpigiani è quello che ricorda<br />

un Duca Leopoldo d' Austria , possente signore ed<br />

amato dai suoi vassalli, il quale mentre era uscito a<br />

cavallo dalla città di Sempach fu assalito sulla via<br />

ed ucciso. Un anno dopo la sua morte nel 1387. nel<br />

giorno di San Cirillo, un fiore bellissimo si apri nel<br />

sito che era stato bagnato dal suo sangue, ed essendo<br />

raccolto con ogni cura fu deposto in una cappella.<br />

Sul terreno ove erasi aperto il fiore cosi raro e bello,<br />

fu eretta una cappella, e nel 1515 anche nel giorno di<br />

San Cirillo, un altro fiore, che si poteva dire cosa di<br />

paradiso, si aprì ancora nel sito ove era morto il duca<br />

Leopoldo. Questo fatto vien pure ricordato in un documento<br />

del 151Ó (i).<br />

Intorno alla primola auricola che fiorisce fra le rupi<br />

altissime <strong>delle</strong> <strong>Alpi</strong> narrasi altra leggenda che rasso-<br />

miglia a quella del rododendro ; solo il pastore che<br />

mori miseramente precipitando da vertiginosa altezza,<br />

e non lasciò il bel mazzo raccolto per la fidanzata,<br />

erasi messo in quel cimento senza esserne pregato.<br />

Dicesi neirUnterwald che il diavolo si diletti nel far<br />

crescere quei fiori in siti quasi inaccessibili onde met-<br />

tere a rischio la vita degli uomini, che allettati dalla<br />

loro bellezza vogliono raccoglierli ; e quasi inevitabilmente<br />

debbono precipitare da rupe a rupe e morire<br />

nei burroni, o fra la rapida corrente dei fiumi e dei<br />

torrenti che passano in mezzo ai massi neri.<br />

Forse perchè l'anima umana è più avvezza al dolore<br />

che alla gioia, le leggende di certi fiori pur gentili e<br />

(i) È citato dal Lutolf nel suo volume sulle leggende svizzere.

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