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LEGGENDE DELLE ALPI
venne nella stessa epoca in altre parti della Francia e
gli alpigiani si limitarono a spogliarli dei loro beni (i).
Secondo una credenza che fu comune ai popoli slavi
e della quale può rinvenirsi ancora la memoria in pa-
recchie regioni, le anime dei morti si mutavano in
piccioni (2), e già vedemmo come nelle leggende delle
Alpi si facciano apparire in aspetto di animali , ma
specialmente sotto la forma di cani e di gatti , essi
vanno secondo la credenza popolare seguendo di notte
gli uomini, ai quali cagionano indicibile spavento; es-
sendo nel muso, negli occhi e nelle orecchie diversi
dagli altri animali della loro specie, in maniera che se
vengono riconosciuti da coloro che li vedono, come
animali malefici e soprannaturali ,
spesso causa di lunghe malattie e di morti.
(i) Ladoucette, Histoire des Haules-Alpes.
il loro incontro è
(2) Delaveau, L'epopèe nationale des Russes. — Reviie des deux
mondes, 1854, pag. 1226.