Scarica il documento - Dipartimento per la Giustizia Minorile
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Dossier<br />
<strong>il</strong> mancato rispetto di detto obbligo, salvo partico<strong>la</strong>ri circostanze, può comportare<br />
l’applicazione delle sanzioni previste dall’art. 622 del c.p. e dal<strong>la</strong> facoltà di astenersi dal<br />
dovere di testimonianza in sede civ<strong>il</strong>e e penale.<br />
<strong>per</strong> inciso va ricordato quanto dispone <strong>il</strong> suddetto articolo:<br />
Chiunque, avendo notizia, <strong>per</strong> ragione del proprio stato od ufficio, o del<strong>la</strong> propria<br />
professione o arte, di un segreto, lo rive<strong>la</strong> , senza giusta causa, ovvero lo impiega a<br />
proprio altrui profitto, è punito, se dal fatto può derivare nocumento, con <strong>la</strong> reclusione<br />
fino ad un anno e con <strong>la</strong> multa da euro 30 a 500.<br />
<strong>per</strong> ciò che concerne l’applicazione del segreto professionale in ambito pubblico,<br />
come è stato opportunamente notato da Franca dente, assume r<strong>il</strong>ievo <strong>la</strong> difficoltà <strong>per</strong><br />
<strong>il</strong> contrasto fra segreto del professionista e trasparenza dell’azione amministrativa, tra<br />
mandato professionale e mandato istituzionale, tra obbligo a non comunicare o divulgare<br />
informazioni in proprio possesso re<strong>la</strong>tive all’utente e circostanze in cui l’assistente<br />
sociale è tenuto o fornisce informazioni, acquisite nei rapporti di <strong>la</strong>voro, a terzi (uffici<br />
interni o esterni, rapporti interistituzionali) nell’interesse del beneficio ultimo che ne<br />
può derivare al<strong>la</strong> <strong>per</strong>sona in difficoltà senza incorrere in sanzioni disciplinari, penali<br />
e civ<strong>il</strong>i.<br />
l’unica condizione che può comportare <strong>la</strong> comunicazione dei dati è riferib<strong>il</strong>e al<strong>la</strong><br />
“giusta causa” indicata nell’art. 622 del c.p..<br />
<strong>il</strong> codice deontologico, <strong>per</strong> suo canto, all’art. 20, a garanzia e a tute<strong>la</strong> dell’assistente<br />
sociale nel suo rapporto con l’utente, precisa che <strong>il</strong> medesimo, investito dal<strong>la</strong> magistratura<br />
o in adempimento di norme in vigore di funzioni di controllo e di tute<strong>la</strong>, deve informare<br />
gli interessati delle implicazioni derivanti da questa specifica funzione nel<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione professionale<br />
in rapporto all’obbligo derivante da un mandato istituzionale di cui l’assistente<br />
sociale sia diretto destinatario.<br />
va altresì sottolineato che tale facoltà non o<strong>per</strong>a nei confronti di coloro che rivestono,<br />
in tutto o in parte delle loro mansioni, <strong>la</strong> qualifica di pubblici ufficiali o incaricati di pubblico<br />
servizio in presenza di reati procedib<strong>il</strong>i d’ufficio, dall’insequestrab<strong>il</strong>ità (non possib<strong>il</strong>ità di ut<strong>il</strong>izzo<br />
come prova in giudizio) in tali casi del<strong>la</strong> documentazione del professionista (intervento<br />
dell’avv. varo<strong>la</strong> nel seminario a Manfredonia sul segreto professionale <strong>il</strong> 21 sett. 2001).<br />
<strong>per</strong> gli assistenti sociali dipendenti pubblici incaricati di pubblico servizio e/o di pubblico<br />
ufficiale i punti nodali tra tute<strong>la</strong> – diritti e doveri si complicano ulteriormente.<br />
– <strong>il</strong> pubblico ufficiale è <strong>per</strong>sona incaricata di pubblica funzione legis<strong>la</strong>tiva, giurisdizionale,<br />
amministrativa ovvero soggetto che forma o concorre a formare <strong>la</strong><br />
volontà dell’ente o lo rappresenta verso l’esterno o ha un potere di supremazia<br />
o di certificazione (art. 357 c.p.);<br />
– l’incaricato di pubblico servizio è colui <strong>il</strong> quale, pur esercitando una funzione dello<br />
stato, che non comporti comunque lo svolgimento di una mansione meramente<br />
esecutiva, è tuttavia sprovvisto di poteri di supremazia (art. 358 c.p.). “Agli effetti<br />
del<strong>la</strong> legge, sono incaricati di un pubblico servizio coloro i quali a qualunque titolo,<br />
prestano un pubblico servizio”.<br />
Gli incaricati di pubblico servizio e i pubblici ufficiali hanno l’obbligo di denuncia di<br />
un reato di cui siano venuti a conoscenza nell’esercizio del<strong>la</strong> propria professione ai sensi<br />
dell’art. 331 del c.p..<br />
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