02.06.2013 Views

Scarica il documento - Dipartimento per la Giustizia Minorile

Scarica il documento - Dipartimento per la Giustizia Minorile

Scarica il documento - Dipartimento per la Giustizia Minorile

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

speciale<br />

specifici paradigmi – primi fra tutti <strong>la</strong> posizione paritaria delle parti e l’assenza di un contesto<br />

valutativo – molto diversi da quelli del processo penale.<br />

proprio <strong>per</strong> questo, <strong>la</strong> mediazione è uno strumento estremo, vera e propria “zona di<br />

frontiera” rispetto al processo penale, strumento di risoluzione dei conflitti che è alternativo<br />

al <strong>per</strong>corso giudiziario, attraverso <strong>il</strong> quale <strong>il</strong> mediatore si limita a favorire <strong>la</strong> comunicazione<br />

senza imporre soluzioni, offrendo l’opportunità di par<strong>la</strong>re e di essere ascoltati in uno<br />

spazio protetto. <strong>per</strong> sua natura appare dunque più vicina ad una forma di “e<strong>la</strong>borazione<br />

psicologica” del conflitto, che non passa dal “prendere posizione”, dal de-cidere, dal “tagliare”<br />

e separare così con <strong>il</strong> giudizio i due confliggenti.<br />

<strong>la</strong> mediazione incontra così, in primo luogo, questa difficoltà di tipo sostanziale,<br />

che pone delicati problemi di coordinamento con <strong>il</strong> processo penale minor<strong>il</strong>e, risolti nelle<br />

singole sedi, in assenza di una normativa ad hoc, attraverso protocolli che intendono “proteggere”,<br />

<strong>per</strong> quanto possib<strong>il</strong>e, <strong>la</strong> specificità del<strong>la</strong> mediazione e <strong>il</strong> suo setting.<br />

i limiti dell’es<strong>per</strong>ienza sono poi anche, visib<strong>il</strong>mente, di tipo quantitativo.<br />

i centri di mediazione sono prudenti e selettivi nel<strong>la</strong> scelta dei casi, si focalizzano su<br />

alcuni contesti ritenuti più confacenti al<strong>la</strong> mediazione e finiscono <strong>per</strong> concepirsi, in definitiva,<br />

come <strong>la</strong>boratori destinati ad un numero molto limitato di situazioni.<br />

in qualche modo tutto ciò è inevitab<strong>il</strong>e, <strong>per</strong>ché non si può pensare che <strong>la</strong> gran parte<br />

dei processi penali minor<strong>il</strong>i possa avvalersi del<strong>la</strong> mediazione in senso tecnico, tant’è che anche<br />

nelle es<strong>per</strong>ienze straniere <strong>la</strong> mediazione è stata attuata soprattutto <strong>per</strong> i reati di minore<br />

al<strong>la</strong>rme sociale e nei confronti di imputati non recidivi.<br />

C’è allora da chiedersi se – e attraverso quali strumenti – le istanze del<strong>la</strong> giustizia<br />

riparativa possano esprimersi nel nostro sistema processuale in modo più generalizzato e<br />

diffuso.<br />

al riguardo, vi è da considerare in primo luogo che nel processo penale minor<strong>il</strong>e, nel<br />

quale <strong>il</strong> contatto con i giudici e con gli o<strong>per</strong>atori offre all’imputato spazi di coinvolgimento<br />

ben maggiori che nel processo <strong>per</strong> gli adulti, nei vissuti del ragazzo incide in modo significativo<br />

<strong>la</strong> concezione effettiva che giudici e o<strong>per</strong>atori hanno del processo, concezione che<br />

inevitab<strong>il</strong>mente <strong>il</strong> giovane imputato <strong>per</strong>cepisce e rie<strong>la</strong>bora.<br />

se giudici e o<strong>per</strong>atori “sentono” le ragioni del<strong>la</strong> giustizia riparativa, se <strong>la</strong> loro attenzione<br />

al fatto di reato si arricchisce dei possib<strong>il</strong>i effetti dannosi subiti dal<strong>la</strong> <strong>per</strong>sona offesa,<br />

tali aspetti saranno in concreto esplorati e posti in r<strong>il</strong>ievo sia nel corso degli interrogatori<br />

dell’imputato, sia anche negli esami testimoniali delle vittime, ai quali l’imputato assiste.<br />

l’imputato, con <strong>la</strong> capacità di <strong>per</strong>cezione tipica dei giovani, tende a recepire <strong>il</strong> significato<br />

che gli altri attori del processo attribuiscono al reato, significato che può variare, con<br />

minori o maggiori accentuazioni, da vio<strong>la</strong>zione di un comando astratto, di tipo im<strong>per</strong>ativo,<br />

a comportamento che ha cagionato in concreto sofferenze e disagi ad altre <strong>per</strong>sone.<br />

in questo secondo caso sarà più fac<strong>il</strong>e che sorga nel<strong>la</strong> sua coscienza <strong>la</strong> necessità di<br />

non poter prescindere dagli effetti del<strong>la</strong> propria condotta, e quindi in definitiva dai vissuti<br />

del<strong>la</strong> vittima, e dall’esigenza di porvi rimedio, nei limiti in cui è possib<strong>il</strong>e.<br />

<strong>la</strong> sensib<strong>il</strong>ità <strong>per</strong> <strong>la</strong> dimensione del<strong>la</strong> riparazione non sembra <strong>per</strong>ò essere, complessivamente,<br />

molto diffusa fra gli attori del processo.<br />

Ne costituisce un sintomo <strong>il</strong> fatto che, dalle statistiche ministeriali, risulta che in sede<br />

di messa al<strong>la</strong> prova – <strong>per</strong> <strong>la</strong> quale, come si è visto, lo stesso legis<strong>la</strong>tore ha previsto che possano<br />

impartirsi “prescrizioni dirette a riparare le conseguenze del reato e a promuovere <strong>la</strong><br />

116

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!