Scarica il documento - Dipartimento per la Giustizia Minorile
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ecensioni<br />
La distribuzione del carico di cura.<br />
Un metodo <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>la</strong>voro sociale<br />
di Giuseppe Trevisi<br />
<strong>il</strong> volume di G. trevisi, La distribuzione del carico di cura. Un metodo <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>la</strong>voro<br />
sociale parte dal<strong>la</strong> convinzione che sia possib<strong>il</strong>e sv<strong>il</strong>uppare un pensiero, intorno al concetto<br />
di carico e alle sue implicazioni nel “sociale”.<br />
<strong>il</strong> testo si propone di trasferire al<strong>la</strong> realtà umana alcuni concetti vinco<strong>la</strong>ti al<strong>la</strong> fisica<br />
e di sv<strong>il</strong>uppare un metodo di <strong>la</strong>voro che possa rendere tali concetti ut<strong>il</strong>i <strong>per</strong> l’intervento<br />
sociale.<br />
l’autore afferma che <strong>la</strong> realtà, sia materiale che umana, ha delle proprietà e delle<br />
caratteristiche comuni. tuttavia gli uomini, in quanto portatori di una dimensione simbolica<br />
che dà loro sostanza psichica, possono trascender<strong>la</strong> e rispondere alle sfide dell’ambiente<br />
ben al di là delle possib<strong>il</strong>ità materiali che <strong>la</strong> loro condizione consentirebbe.<br />
<strong>per</strong>ciò quest’o<strong>per</strong>a può rappresentare una possib<strong>il</strong>ità di affrontare <strong>la</strong> realtà secondo<br />
uno sguardo globale che abbraccia sia <strong>la</strong> materialità del<strong>la</strong> vita che <strong>la</strong> peculiarità umana che<br />
<strong>la</strong> sorregge. Questa <strong>per</strong>mette di fare scelte talvolta apparentemente impossib<strong>il</strong>i, <strong>per</strong>ché<br />
orientate non solo dagli affetti, ma anche da una cultura connotata dal desiderio del<strong>la</strong><br />
condivisione, dallo spirito del dono. senza questa visione, <strong>il</strong> metodo proposto rischierebbe<br />
di ridursi ad un’arida tecnica di gestione delle risorse.<br />
G. trevisi mette nello sfondo <strong>il</strong> pensiero e le teorie sulle reti sociali, nel<strong>la</strong> cui prospettiva<br />
<strong>il</strong> suo <strong>la</strong>voro si inscrive; nello stesso tempo intende aprire un tracciato metodologico<br />
nuovo, introducendo un approccio al <strong>la</strong>voro sociale che fa emergere le risorse e, partendo<br />
dal positivo, valorizza <strong>la</strong> presa in carico presente più che quel<strong>la</strong> mancante. si tratta di un<br />
<strong>per</strong>corso che si svolge in modo ordinato, secondo tappe che vanno dall’osservazione al<strong>la</strong><br />
valutazione, alle ipotesi di <strong>la</strong>voro e all’intervento, ut<strong>il</strong>izzando uno strumento caratterizzato<br />
da elevata accuratezza e da indicatori precisi ed attendib<strong>il</strong>i, ampiamente testati.<br />
punto nodale del<strong>la</strong> riflessione si riscontra nel<strong>la</strong> centralità attribuita al<strong>la</strong> famiglia che<br />
ricopre <strong>il</strong> ruolo di baricentro del carico, non solo <strong>per</strong> <strong>il</strong> reale apporto del<strong>la</strong> stessa nell’assumere<br />
i bisogni dei suoi membri ma anche <strong>per</strong> <strong>la</strong> sua concreta incidenza, allorquando<br />
costituisce un fattore di equ<strong>il</strong>ibrio indispensab<strong>il</strong>e <strong>per</strong>ché <strong>il</strong> bene di ognuno possa costruire <strong>il</strong><br />
bene comune. in questo, <strong>la</strong> famiglia può trascendere <strong>il</strong> suo valore funzionale <strong>per</strong> assumere<br />
una valenza culturale, soprattutto se si considera che essa è <strong>il</strong> primo luogo in cui <strong>la</strong> <strong>per</strong>sona<br />
viene educata.<br />
una parte significativa nel testo viene attribuita al<strong>la</strong> r<strong>il</strong>evanza dei Servizi re<strong>la</strong>zionali,<br />
cioè di servizi che abbiano al centro del<strong>la</strong> propria attenzione e del proprio interesse <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione<br />
sociale come fattore di eccellenza.<br />
<strong>la</strong> logica del<strong>la</strong> r<strong>il</strong>evazione del carico di cura, fondata sulle caratteristiche re<strong>la</strong>zionali<br />
del<strong>la</strong> famiglia e del<strong>la</strong> rete, consente di individuare strutture e comportamenti fam<strong>il</strong>iari,<br />
intesi come ambiti re<strong>la</strong>zionali che variano nel tempo e si possono modificare a fronte di<br />
partico<strong>la</strong>ri richieste di cura.<br />
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