Scarica il documento - Dipartimento per la Giustizia Minorile
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speciale<br />
Ci sono ragazzi <strong>per</strong> i quali viene da pensare: non c’è nul<strong>la</strong> da fare; l’approccio motivazionale<br />
tende a dimostrare che questo non è vero: c’è sempre qualcosa da fare. è importante<br />
essere coscienti che quasi sempre i cambiamenti non avvengono nel<strong>la</strong> stanza dove si<br />
svolge <strong>il</strong> colloquio ma non <strong>per</strong> questo bisogna pensare che <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione tra professionista<br />
e cliente non abbia possib<strong>il</strong>ità di essere determinante in termini di esiti del trattamento,<br />
soprattutto con gli adolescenti ed i giovani adulti.<br />
in una delle pagine iniziali di “little boy blue” e. Bunker descrive <strong>il</strong> pensiero dell’assistente<br />
sociale che sta accompagnando alex in una delle case d’accoglienza istituzionali<br />
<strong>per</strong> l’affidamento. Quante volte ci si ritrova a pensare come quell’assistente sociale che<br />
nell’estate del 1943 <strong>per</strong>correva <strong>la</strong> strada tra los angeles e san Fernando con un bambino<br />
di 11 anni a bordo?<br />
“L’assistente sociale teneva le mani strette sul vo<strong>la</strong>nte, le scarpe comode e seriose<br />
poggiate sui pedali dell’acceleratore e del<strong>la</strong> frizione. Rallentava con molto anticipo e sca<strong>la</strong>va<br />
le marce ai semafori <strong>per</strong> evitare di fermarsi. Aveva imparato a guidare a quarant’anni,<br />
<strong>per</strong>ché <strong>la</strong> sua gioventù risaliva a un’epoca in cui l’automob<strong>il</strong>e non faceva ancora parte del<br />
paesaggio e aveva una coscienza lucida di ogni proprio gesto. Ma <strong>la</strong> strada vuota e <strong>la</strong> velocità<br />
di marcia moderata le offrivano ampia possib<strong>il</strong>ità di riflettere. Avvertiva <strong>la</strong> presenza del<br />
bambino al suo fianco. Anche se aveva appena undici anni, esisteva già un grosso fascicolo<br />
a suo nome. Il bambino era dotato di un’intelligenza che lo collocava tra <strong>il</strong> due <strong>per</strong> cento<br />
dei suoi coetanei più br<strong>il</strong><strong>la</strong>nti, ma <strong>il</strong> suo comportamento caotico e i suoi problemi emotivi<br />
gli impedivano di essere un buon allievo. Questo piccolo aveva grandi potenzialità, che<br />
tuttavia sarebbero andate sprecate. Anni prima, <strong>la</strong> donna avrebbe profondamente sofferto<br />
a contatto di una situazione del genere, ma nel corso degli anni, <strong>per</strong> garantirsi <strong>la</strong> pace dello<br />
spirito, si era munita di un carapace protettivo che <strong>la</strong> iso<strong>la</strong>va dai suoi stessi sentimenti.<br />
Faceva tutto ciò che era in suo potere <strong>per</strong> venire in aiuto delle <strong>per</strong>sone, ma si rifiutava di<br />
investire <strong>la</strong> sua anima in un caso partico<strong>la</strong>re. I fallimenti erano troppo frequenti, come se<br />
divorzi e case d’accoglienza non fossero altro che l’anticamera del riformatorio, del carcere<br />
minor<strong>il</strong>e e del<strong>la</strong> prigione propriamente detta. Le possib<strong>il</strong>ità che <strong>il</strong> bambino aveva di riuscire<br />
nel<strong>la</strong> vita erano assai es<strong>il</strong>i e <strong>la</strong> sua natura turbolenta le assottigliava ancora di più. Quel<br />
potenziale unico di cui era dotato si sarebbe accresciuto <strong>per</strong> sfociare in una volontà distruttiva<br />
unica. Peccato, pensò, che non esistesse un rapporto diretto tra l’intelletto e lo spirito.<br />
Questo bambino aveva bisogno d’amore, aveva bisogno di una famiglia <strong>per</strong> potersi salvare,<br />
e nessuno era in grado di offrirglieli, tanto meno un ente o un’istituzione…….” 9<br />
Bibliografia<br />
Bunker e., Come una bestia feroce, einaudi editore, 2001, torino.<br />
Bunker e., Little boy blue”, einaudi editore, 2003, torino.<br />
Bandura a., Social foundations of thought and action: a social cognitive theory, englewood<br />
Cliffs, NJ, prentice Hall, 2003.<br />
9 edward Bunker, “little boy blue”, pp. 6 e 7, einaudi editore, 2003, torino.<br />
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