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Scarica il documento - Dipartimento per la Giustizia Minorile

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speciale<br />

collegata al<strong>la</strong> autoefficacia 3 (“La fiducia nel<strong>la</strong> propria capacità di attuare un comportamento<br />

prestab<strong>il</strong>ito, di raggiungere un obiettivo specifico in un tempo determinato” 4 ).<br />

<strong>il</strong> colloquio motivazionale interpreta queste espressioni del cliente come adC e suggerisce<br />

diverse tecniche finalizzate a farle emergere ed a sostenerle <strong>per</strong>ché sono considerate<br />

uno dei fattori principali <strong>per</strong> orientare <strong>il</strong> colloquio verso <strong>il</strong> cambiamento comportamentale;<br />

sono, infatti, <strong>la</strong> rappresentazione verbale del<strong>la</strong> parte del cliente che soffre ed è a disagio<br />

a causa del comportamento disfunzionale e che desidera ed ambisce cambiarlo. Gli ultimi<br />

studi sul<strong>la</strong> motivazione al cambiamento hanno evidenziato l’importanza assunta dal ruolo<br />

che giocano le emozioni nel processo di cambiamento e nel<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione tra l’o<strong>per</strong>atore e <strong>la</strong><br />

<strong>per</strong>sona. in questo senso risulta efficace evocare sensazioni positive legate al possib<strong>il</strong>e cambiamento:<br />

“Crediamo che molte strategie del colloquio motivazionale possano fac<strong>il</strong>itare un<br />

aumento del<strong>la</strong> motivazione attraverso l’incremento di emozioni positive quali l’interesse,<br />

<strong>la</strong> s<strong>per</strong>anza, <strong>la</strong> soddisfazione e appagamento. Far emergere queste emozioni positive può<br />

aiutare a costruire <strong>la</strong> spinta verso <strong>il</strong> cambiamento 5 ”.<br />

<strong>per</strong> fac<strong>il</strong>itare <strong>la</strong> comprensione del <strong>per</strong>corso logico che si cercherà di tracciare verranno<br />

ut<strong>il</strong>izzati alcuni brani di libri scritti dall’autore statunitense edward Bunker (Hollywood<br />

1933 – los angeles 2005) in quanto partico<strong>la</strong>rmente indicativi dei processi che costituiscono<br />

i presupposti <strong>per</strong> l’insorgenza di quei pensieri e di quelle azioni devianti che sovente<br />

sfociano nel comportamento criminale. <strong>la</strong> descrizione che fornisce Bunker di tali <strong>per</strong>corsi è<br />

unanimemente considerata molto aderente al<strong>la</strong> realtà criminale in quanto si fonda sul reale<br />

vissuto dell’autore che ha <strong>per</strong>corso l’intera traf<strong>il</strong>a del<strong>la</strong> detenzione penale: dagli istituti <strong>per</strong><br />

minori, alle carceri minor<strong>il</strong>i fino ai 18 anni di reclusione passati nel carcere di s. Quintino<br />

dove è entrato <strong>la</strong> prima volta quando ancora non aveva 18 anni.<br />

si sono selezionati due brani, che descrivono due diversi colloqui tratti dai libri di e.<br />

Bunker, tentando di indicare a margine alcuni suggerimenti e riflessioni finalizzati ad evidenziare<br />

alcuni passaggi focali del colloqui e del<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione d’aiuto.<br />

le es<strong>per</strong>ienze realmente vissute <strong>per</strong>mettono a e. Bunker di descrivere i processi emozionali<br />

che attraversano l’autore di reato nel corso del colloquio in prima <strong>per</strong>sona e mettono<br />

in evidenza, in modo estremamente efficace, <strong>il</strong> modo in cui <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione tra l’o<strong>per</strong>atore<br />

(in questi due casi un parole officer ed una psicologa di una Casa di detenzione <strong>per</strong> minori)<br />

e <strong>il</strong> cliente influenza direttamente <strong>la</strong> motivazione al cambiamento di quest’ultimo proprio<br />

<strong>per</strong>ché descritta con una sorta di “soggettiva” dal<strong>la</strong> parte del cliente.<br />

Colloquio tratto da “Come una bestia feroce” di E. Bunker 6<br />

Max dembo ha passato otto anni in carcere <strong>per</strong> scontare una condanna <strong>per</strong> falso. <strong>la</strong> sua<br />

fedina penale è molto lunga e nel<strong>la</strong> sua vita ci sono stati episodi di violenza. Ha ottenuto l’esecuzione<br />

penale esterna ed <strong>il</strong> suo “agente di controllo” (parole officer) si chiama rosenthal.<br />

156<br />

3 vedi nota 1.<br />

4 Bandura, a., Social foundations of thought and action: a social cognitive theory. englewood Cliffs, NJ,<br />

prentice Hall, 1986.<br />

5 Wagner C., ingersoll K., “Beyond Cognition: Broadening the emotional Base of Motivational interviewing”<br />

Journal of psychotherapy integration, 2008, vol 18(2), Jun 2008, 191-206.<br />

6 edward Bunker, “Come una bestia feroce”, pp. 60 – 64. einaudi editore, 2001, torino.

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