Scarica il documento - Dipartimento per la Giustizia Minorile
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speciale<br />
a favore dei minori arrestati e trattenuti presso <strong>il</strong> Centro di prima accoglienza di Messina,<br />
poche idee (ma di grande spessore) affol<strong>la</strong>vano i nostri pensieri: con quali strumenti conoscere<br />
<strong>il</strong> minore? Come comunicare le informazioni? Come uniformare e rendere coerente<br />
<strong>il</strong> <strong>la</strong>voro educativo d’equipe?<br />
Quando poi le idee sono state socializzate e sono diventate progetto condiviso, ci<br />
siamo subito resi conto delle potenzialità straordinarie dello strumento di azione e ricerca<br />
che potevamo realizzare e s<strong>per</strong>imentare.<br />
innanzitutto ci ha incuriosito l’ipotesi (forse ambiziosa, ma certamente non utopica)<br />
di poter mettere insieme, dentro un dato es<strong>per</strong>ienziale concreto, una lettura quantitativa<br />
del fenomeno dei minorenni arrestati e condotti presso <strong>il</strong> Cpa di Messina, con <strong>la</strong> r<strong>il</strong>ettura<br />
qualitativa dell’intervento realizzato a partire da quel segmento (l’arresto), nel prosieguo<br />
dell’iter penale, <strong>la</strong> cui competenza istituzionale appartiene agli assistenti sociali dell’ussM<br />
di Messina.<br />
Così è apparsa l’opportunità di osservare come inizia una storia, nel<strong>la</strong> fotografia<br />
momentanea di un minorenne che agisce comportamenti devianti e come si evolve questa<br />
storia, che cambiamenti produce e determina, che effetti, quali conseguenze. è <strong>la</strong> storia<br />
di un rapporto professionale con un minorenne (utente del sistema <strong>Giustizia</strong> minor<strong>il</strong>e) che<br />
comincia dentro le mura del Cpa e si evolve dentro <strong>la</strong> trama degli incontri con l’ussM.<br />
si è trattato quindi di mettere insieme i due servizi del<strong>la</strong> <strong>Giustizia</strong> minor<strong>il</strong>e di Messina,<br />
diversi <strong>per</strong> struttura e <strong>per</strong> modalità di intervento sull’utenza, ma strettamente collegati<br />
<strong>per</strong> <strong>la</strong> contiguità degli interventi da ciascuno realizzati sul<strong>la</strong> stessa utenza.<br />
insieme (educatore del Cpa, assistenti sociali dell’ussM, o<strong>per</strong>atori del privato sociale:<br />
tutti afferenti al<strong>la</strong> stessa utenza) abbiamo condiviso <strong>il</strong> progetto di incrociare <strong>il</strong> “quanto” del<strong>la</strong><br />
statistica con <strong>il</strong> “come” delle storie concrete, nel bisogno professionale di attingere non<br />
solo al<strong>la</strong> causa e al<strong>la</strong> motivazione immediata di un comportamento deviante, ma anche (e<br />
soprattutto) al contesto <strong>per</strong>sonale, fam<strong>il</strong>iare e ambientale che ha costituito <strong>la</strong> determinante<br />
esistenziale e l’intreccio dei significati che stanno al<strong>la</strong> base di quel comportamento. siamo<br />
cioè partiti dal presupposto che, <strong>per</strong> capire un comportamento di una <strong>per</strong>sona, bisogna<br />
“partire” dal<strong>la</strong> sua storia.<br />
Ciò ha rappresentato <strong>per</strong> tutti noi <strong>il</strong> primo ambito di confronto e <strong>la</strong>voro, nel<strong>la</strong> consapevolezza<br />
delle nostre difficoltà di o<strong>per</strong>atori disponib<strong>il</strong>i ad indagare non solo un dato re<strong>la</strong>tivo<br />
all’oggettività dell’utenza, ma anche <strong>il</strong> “valore” e l’efficacia di un intervento professionale<br />
(generato in un posto, con alcuni o<strong>per</strong>atori ed evolutosi in un altro, con altri o<strong>per</strong>atori).<br />
Così <strong>il</strong> <strong>la</strong>voro di questo studio è cresciuto sotto i nostri occhi, già quasi all’atto di<br />
metterci mano, partendo dall’esigenza di migliorare, integrandole, le nostre conoscenze,<br />
fino a voler osservare l’efficacia del nostro <strong>la</strong>voro di educatori, nei suoi aspetti legati al<br />
cambiamento (anche cognitivo) dei comportamenti prodotti.<br />
riprendendo i concetti espressi nel<strong>la</strong> premessa, questo <strong>la</strong>voro ci ha <strong>per</strong>messo di s<strong>per</strong>imentare<br />
nel movimento di azione-riflessione-azione <strong>la</strong> portata di un intervento educativo<br />
che, generato da un evento puntuale (l’arresto), si svolge ed evolve in modo vinco<strong>la</strong>to <strong>per</strong><br />
<strong>la</strong> durata di alcuni mesi.<br />
<strong>per</strong> realizzare tutto questo abbiamo ripreso i fascicoli <strong>per</strong>sonali degli utenti, ci siamo ricordati<br />
dei fatti e delle <strong>per</strong>sone, abbiamo r<strong>il</strong>etto le re<strong>la</strong>zioni prodotte <strong>per</strong> le udienze abbiamo<br />
ri<strong>per</strong>corso tutte le storie dei minorenni arrestati dal 2004 al 2006: è stato un <strong>la</strong>voro pacato e<br />
riflessivo, che ha prodotto una gran mole di dati e uno straordinario fiorire di ricordi.<br />
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