Scarica il documento - Dipartimento per la Giustizia Minorile
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Dossier<br />
La crisi professionale quale occasione di rinnovamento<br />
lena dominelli pone l’accento sull’attuale crisi di fiducia di cui soffre <strong>il</strong> servizio sociale,<br />
attaccato di continuo dai politici, dagli o<strong>per</strong>atori, dagli utenti, dagli accademici e<br />
dall’opinione pubblica. Questi attacchi ne mettono in discussione l’integrità professionale e<br />
l’efficacia nell’adempiere alle sue promesse: proteggere le <strong>per</strong>sone vulnerab<strong>il</strong>i, control<strong>la</strong>re i<br />
gruppi devianti, migliorare le condizioni di vita dei soggetti svantaggiati.<br />
in un mondo globalizzato, nel quale lo stato-Nazione sta ristrutturandosi <strong>per</strong> promuovere<br />
gli interessi del capitale globale e delle ideologie neoliberali, gli assistenti sociali si<br />
trovano nel<strong>la</strong> posizione contraddittoria di dover giustificare <strong>la</strong> propria esistenza in quanto<br />
professionisti esplicitamente incaricati di migliorare <strong>la</strong> qualità di vita delle <strong>per</strong>sone, a livello<br />
individuale e collettivo; allo stesso tempo, le loro attività vengono sottoposte a una gestione<br />
improntata al cosiddetto “nuovo managerialismo”: viene chiesto loro di fare di più con minori<br />
risorse, di diventare sempre più efficienti ed efficaci nel razionare gli interventi, a fronte di<br />
una domanda di prestazioni di aiuto, da parte del<strong>la</strong> collettività, in drammatica crescita.<br />
Nonostante gli attacchi sferrati al<strong>la</strong> pratica professionale, <strong>il</strong> <strong>per</strong>sistere dei valori chiave<br />
del servizio sociale è ammirevole. Ciò è stato messo in luce da una ricerca piuttosto<br />
recente condotta in Gran Bretagna (dominelli and Khan, 2000). Molti degli assistenti sociali<br />
intervistati hanno affermato di continuare a basarsi sui valori centrali del<strong>la</strong> professione:<br />
aiutare le <strong>per</strong>sone a migliorare nel<strong>la</strong> gestione degli eventi critici, <strong>la</strong>vorare con <strong>la</strong> <strong>per</strong>sonain-situazione,<br />
soddisfare i bisogni a livello individuale, incentivare l’autodeterminazione<br />
dell’utente. inoltre, gli o<strong>per</strong>atori hanno anche affermato che <strong>la</strong> promozione del benessere<br />
sociale attraverso <strong>la</strong> società in generale e <strong>la</strong> creazione di una società giusta costituiscono<br />
parte del loro sistema di valori. ulteriori riferimenti valoriali sono <strong>il</strong> rispetto del<strong>la</strong> diversità e<br />
<strong>il</strong> <strong>la</strong>voro in partnership con gli altri.<br />
Ciò nonostante, gran parte degli o<strong>per</strong>atori ritiene che è sempre più diffic<strong>il</strong>e esprimere<br />
i valori professionali di riferimento nel<strong>la</strong> pratica <strong>per</strong> mancanza di risorse, <strong>per</strong> l’antagonismo<br />
del management verso un approccio antioppressivo, <strong>per</strong> <strong>la</strong> priorità del<strong>la</strong> limitazione<br />
dei costi come “valore” fondamentale del care management.<br />
i valori sono aspetti importanti del <strong>la</strong>voro sociale, sia sul piano teorico che<br />
pratico. essi sono cruciali <strong>per</strong> stab<strong>il</strong>ire le basi etiche su cui si fonda l’attività degli<br />
o<strong>per</strong>atori.<br />
Nonostante <strong>la</strong> loro longevità e <strong>la</strong> loro apparente coerenza, in certi casi entrano in<br />
conflitto l’uno con l’altro, producendo d<strong>il</strong>emmi etici che richiedono ab<strong>il</strong>ità, conoscenze e<br />
sensib<strong>il</strong>ità <strong>per</strong> essere affrontati. i valori tradizionali sono incentrati prevalentemente sul<strong>la</strong><br />
re<strong>la</strong>zione assistente sociale e utente, implementati soprattutto nel casework all’interno del<br />
quale viene priv<strong>il</strong>egiata <strong>la</strong> conoscenza professionale dell’o<strong>per</strong>atore.<br />
<strong>il</strong> casework, focalizzandosi esclusivamente sull’individuo, impedisce all’o<strong>per</strong>atore di<br />
affrontare le disuguaglianze strutturali e di considerare <strong>il</strong> loro impatto sul comportamento<br />
individuale e sulle opportunità di vita. esso è di <strong>per</strong> se interessato al cambiamento individuale<br />
ma <strong>il</strong> suo punto debole sta proprio nel<strong>la</strong> base epistemologica sul<strong>la</strong> quale si fonda, nel<strong>la</strong> sua<br />
r<strong>il</strong>uttanza ad accettare <strong>il</strong> cambiamento sociale come una priorità dell’azione professionale.<br />
Gli o<strong>per</strong>atori sociali navigano nell’incertezza, immersi in contesti che invece chiedono<br />
e pretendono da loro delle certezze. <strong>la</strong> natura controversa delle risposte ai problemi<br />
sociali richiede agli o<strong>per</strong>atori di coinvolgersi in un dialogo sul<strong>la</strong> loro risoluzione. affinché<br />
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