Scarica il documento - Dipartimento per la Giustizia Minorile
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Dossier<br />
– regole di accesso: una volta espresso <strong>il</strong> consenso, l’utente deve concedere l’accesso<br />
ai suoi dati ai soli o<strong>per</strong>atori autorizzati;<br />
– osservanza del segreto professionale: debbono essere tenuti a parte i riferimenti<br />
conoscitivi re<strong>la</strong>tivi al segreto professionale.<br />
l’assistente sociale inserito in un sistema di rete e di sostegno<br />
anche ai fini del<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> legale e professionale<br />
lo spirito del<strong>la</strong> legge 328/00 e tutte le leggi regionali di recepimento del<strong>la</strong> stessa<br />
tendono a promuovere <strong>il</strong> sistema di rete dei servizi sociali.<br />
lo stesso “sistema integrato”, <strong>per</strong>altro, presuppone <strong>la</strong> costruzione di un’ offerta<br />
artico<strong>la</strong>ta di servizi, interventi e prestazioni che, sul<strong>la</strong> base del principio del<strong>la</strong> sussidiarietà<br />
verticale e del<strong>la</strong> sussidiarietà orizzontale sono in grado di corrispondere ai bisogni complessivi<br />
degli utenti.<br />
Nel contesto del<strong>la</strong> complessa problematica connessa all’ effettivo esercizio del<strong>la</strong> responsab<strong>il</strong>ità,<br />
l’assistente sociale deve essere parte in questo sistema di tute<strong>la</strong>.<br />
tenuto conto del<strong>la</strong> legis<strong>la</strong>zione vigente, e in re<strong>la</strong>zione ai temi trattati, <strong>il</strong> primo livello<br />
di sostegno e di tute<strong>la</strong> va individuato nell’ente gestore dei servizi sociali, <strong>per</strong> <strong>il</strong> pubblico, e<br />
nell’organismo privato (profit o no profit) che a sua volta, o tramite affidamento dei servizi<br />
o in conto proprio, gestisce servizi ed interventi sociali.<br />
<strong>per</strong> ciò che concerne <strong>la</strong> responsab<strong>il</strong>ità amministrativa, oltre al<strong>la</strong> normativa statale di<br />
riferimento, va individuata <strong>la</strong> normativa locale, che si esprime in partico<strong>la</strong>re sia attraverso<br />
gli statuti comunali e attraverso i rego<strong>la</strong>menti di organizzazione dei servizi, fra i quali quelli<br />
re<strong>la</strong>tivi al servizio sociale, sia all’atto aziendale delle aziende sanitarie locali.<br />
infatti <strong>la</strong> sussidiarietà verticale passa anche attraverso l’effettiva capacità di autorganizzazione<br />
e di amministrazione dei servizi sociali che fanno capo agli enti locali e deve<br />
chiaramente basarsi sul principio del<strong>la</strong> competenza professionale e sul<strong>la</strong> responsab<strong>il</strong>ità degli<br />
o<strong>per</strong>atori, a tutti i livelli in cui si esprime (dirigenziale, istruttorio-o<strong>per</strong>ativo, esecutivo).<br />
<strong>la</strong> responsab<strong>il</strong>ità civ<strong>il</strong>e e penale, connessa anche al<strong>la</strong> normativa specifica sul<strong>la</strong> professione<br />
di assistente sociale, deve essere sostenuta da un complesso di interventi e di sistemi<br />
organizzativi riferiti al<strong>la</strong> normativa vigente, con partico<strong>la</strong>re riferimento a quanto disposto in<br />
ordine al<strong>la</strong> assunzione del<strong>la</strong> presa in carico, riservatezza e al segreto professionale.<br />
si ritiene a tale proposito, come giustamente osservato da Franca dente, che a livello<br />
locale siano garantiti i seguenti provvedimenti:<br />
– cura dell’ente locale a disporre e definire concretamente le modalità o<strong>per</strong>ative che<br />
garantiscono l’obbligo di legge di protezione dei dati;<br />
– l’organizzazione del servizio sociale in modo da garantire <strong>la</strong> riservatezza dei colloqui<br />
e del rapporto con l’utente;<br />
– ut<strong>il</strong>izzo di strumenti di raccolta dei dati tali da garantire <strong>la</strong> redazione del<strong>la</strong> cartel<strong>la</strong><br />
sociale e l’ut<strong>il</strong>izzo di strumenti informatici opportunamente protetti;<br />
– acquisizione dell’esplicito consenso informato;<br />
– definizione di appropriati protocolli o<strong>per</strong>ativi con le altre istituzioni interessate (Ministero<br />
del<strong>la</strong> <strong>Giustizia</strong>, asl, Ministero dell’istruzione) <strong>per</strong> <strong>la</strong> trasmissione o <strong>il</strong> trasferimento<br />
dei casi.<br />
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