04.06.2013 Views

"L'Eneide",

"L'Eneide",

"L'Eneide",

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

esecrati Ciclopi e per le cime<br />

errano. Già la luna empí di luce<br />

le terze corna, da ch'io traggo in selve<br />

tra i solinghi covili de le fiere<br />

la vita e i Ciclopi alti su le rupi<br />

spio trasalendo al suon de' passi e a l'urlo.<br />

Bacche e corniole dure in cibo amaro<br />

mi danno i rami e strappo le radici.<br />

Tutto sempre esplorando, io vidi prima<br />

questa flotta arrivar; m'addissi a questa,<br />

qual che si fosse, sol che da la razza<br />

scampi brutal. Piuttosto questa vita<br />

voi mi togliete per qualunque morte -.<br />

Appena detto avea che a sommo il monte<br />

lui vediam tra le pecore, il pastore<br />

Polifemo, in sua gran mole avanzare<br />

ed avviarsi al consueto lido.<br />

Orrendo informe enorme mostro, e cieco;<br />

strappato un pino in man regge i suoi passi:<br />

gli va compagna la lanuta greggia;<br />

quella la sola gioia ed il sollievo<br />

del danno.<br />

Poi che l'onde toccò de la marina,<br />

l'umor de lo scavato occhio sanguigno<br />

deterse digrignando gemebondo,<br />

e nel mezzo de l'acque omai cammina<br />

né a la cintola ancor gli sale il flutto.<br />

Noi quindi lungi trepidi affrettare

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!