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"L'Eneide",

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avanzando lo scudo, a la ferita<br />

pose la mano, ed ecco una saetta<br />

che la man gli confisse al manco lato<br />

e penetrata addentro di mortale<br />

piaga le vie gli ruppe del respiro.<br />

D'Arcente il figlio in belle armi si stava,<br />

ricamato la clamide e lucente<br />

d'ostro iberico, nobile d'aspetto,<br />

che il genitore Arcente avea mandato,<br />

cresciutolo nel bosco di Cibéle<br />

in riva del Simeto, ove fiorisce<br />

incruento l'altare di Palíco:<br />

ecco Mezenzio, una stridente fionda,<br />

lasciate l'aste, si girò tre volte<br />

intorno al capo e a lui che gli era in faccia<br />

col liquefatto piombo aprí le tempie<br />

e lungo lo distese in su l'arena.<br />

Fama è che allor la prima volta in guerra<br />

vibrasse Ascanio l'agile saetta,<br />

uso innanzi atterrir fiere fugaci,<br />

e del colpo prostrò Numano forte,<br />

soprannomato Remolo, pur dianzi<br />

sposo di Turno a la minor sorella.<br />

Questi avanti le file a dritto e a torto<br />

vociferando, e tumido nel cuore<br />

de la regalità nova, perverso<br />

si pompeggiava rumorosamente.<br />

"Non v'è rossor, due volte presi Frigi,

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