TESI DI LAUREA in Economia Civile VOICE OR - Aiccon
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Privilegiare <strong>in</strong> modo esclusivo certe caratteristiche mentali – come piacere, felicità o<br />
desiderio – può essere particolarmente limitativo quando si fanno raffronti<br />
<strong>in</strong>terpersonali di benessere e carenze.<br />
Il calcolo utilitaristico può essere profondamente <strong>in</strong>iquo verso chi è deprivato <strong>in</strong><br />
modo permanente: anche se esistono persone che non hanno la possibilità di manifestare<br />
la loro preferenza nei confronti di certi valori (si pensi a coloro che vivono <strong>in</strong> un regime<br />
oppressivo e che non hanno il coraggio di desiderare la libertà), nulla esime dal dovere<br />
di accordare loro ciò che essi non chiedono esplicitamente.<br />
Secondo Screpanti e Zamagni (2004), sul piano dei diritti, l’utilitarismo presenta<br />
delle lacune per tre ord<strong>in</strong>i di motivi:<br />
a. <strong>in</strong> primo luogo, per la sua visione alquanto ristretta dell’essere umano, poiché,<br />
come sostiene Sen (1984): “Essenzialmente, l’utilitarismo vede le persone<br />
come localizzazioni delle loro rispettive utilità […]. Una volta considerata<br />
l’utilità della persona, l’utilitarismo non ha alcun ulteriore diretto <strong>in</strong>teresse a<br />
qualsiasi <strong>in</strong>formazione su di essa”;<br />
b. <strong>in</strong> secondo luogo, perché i diritti, poiché rappresentano aree di discont<strong>in</strong>uità,<br />
non possono trovare posto <strong>in</strong> una struttura teorica che <strong>in</strong>vece postula la<br />
cont<strong>in</strong>uità;<br />
c. <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, qualsiasi tentativo di <strong>in</strong>trodurre i diritti nel calcolo morale entra <strong>in</strong><br />
conflitto con l’ord<strong>in</strong>amento per somma che sta alla base dell’utilitarismo: nel<br />
mettere <strong>in</strong>sieme i pezzi di utilità <strong>in</strong> una somma totale si perdono sia le identità<br />
delle persone che la loro separatezza, requisiti necessari per rendere possibile<br />
un’attribuzione di diritti.<br />
La conclusione cui si è giunti è il non poter far conciliare l’<strong>in</strong>dividualismo della<br />
dottr<strong>in</strong>a utilitarista con una tutela del diritto degna di essere chiamata tale.<br />
Nel 1970, Sen realizzò il c.d. teorema di impossibilità del liberale paretiano, con il<br />
quale dimostrò che non è possibile unire il pr<strong>in</strong>cipio democratico e il pr<strong>in</strong>cipio liberale.<br />
Non esiste nessuna regola o funzione di scelta sociale che soddisfi,<br />
contemporaneamente, tre condizioni o criteri di scelta:<br />
1. dom<strong>in</strong>io non ristretto (o universale): implica l’<strong>in</strong>esistenza di v<strong>in</strong>coli;<br />
2. condizione di Pareto – pr<strong>in</strong>cipio democratico: la vittoria va alla maggioranza,<br />
cioè se tutti gli <strong>in</strong>dividui preferiscono x a y, x deve essere socialmente preferito a<br />
y;<br />
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