TESI DI LAUREA in Economia Civile VOICE OR - Aiccon
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. dalle risorse economiche che determ<strong>in</strong>ano sia le loro abilità nell’usare (o<br />
misurare) le istituzioni politiche esistenti, sia la possibilità di assumere<br />
ed usare il potere contro differenti gruppi.<br />
Schematizzando, la rappresentazione di quanto f<strong>in</strong> qui esposto può essere la<br />
seguente:<br />
ISTITUZIONI POTERE ISTITUZIONI RISULTATI<br />
2 POLITICHEt POLITICO ECONOMICHEt ECONOMICIt<br />
VARIABILI “DE JURE”t e<br />
<strong>DI</strong> STATO <strong>DI</strong>STRIBUZIONE<br />
DELLE<br />
Fonte: Acemoglu et Al. (2004)<br />
<strong>DI</strong>STRIBUZIONE POTERE ISTITUZIONI<br />
DELLE RIS<strong>OR</strong>SEt POLITICO POLITICHE t+1<br />
DE FACTO” t<br />
Def<strong>in</strong>iti gli ambiti di <strong>in</strong>teresse delle due diverse tipologie di istituzioni, la questione è<br />
la seguente: <strong>in</strong> che modo delle “semplici” istituzioni possono essere appellate con<br />
l’aggettivo democratiche? Che cos’è che rende queste istituzioni capaci di garantire ai<br />
cittad<strong>in</strong>i i diritti politici, <strong>in</strong>tesi come “quei diritti che permettono alle persone di<br />
partecipare liberamente al processo politico – <strong>in</strong>cludendo <strong>in</strong> questa def<strong>in</strong>izione: il diritto<br />
di votare liberamente per dist<strong>in</strong>te alternative <strong>in</strong> elezioni legittimate, di competere per i<br />
pubblici uffici, di far parte di partiti politici ed organizzazioni, nonché di eleggere<br />
rappresentanti che abbiano un impatto decisivo sulle politiche pubbliche e siano capaci<br />
di rendicontare all’elettorato – e che sono fondati sul livello di controllo da parte di<br />
ciascun <strong>in</strong>dividuo nei confronti di coloro che governano uno Stato (Saurabh, 2007)?”<br />
Persson e Tabell<strong>in</strong>i (2005) affermano che la risposta risiede <strong>in</strong> ciò che essi<br />
def<strong>in</strong>iscono come capitale democratico, ovvero “l’esperienza storica di una nazione<br />
democratica e l’<strong>in</strong>cidenza sul paese stesso da parte di paesi democratici conf<strong>in</strong>anti”, il<br />
quale permette di, da un lato, ridurre il tasso di uscita da un regime democratico,<br />
dall’altro, aumentare il tasso di entrata <strong>in</strong> un regime autocratico.<br />
Nelle democrazie, un più alto stock di capitale democratico stimola la crescita <strong>in</strong><br />
modo <strong>in</strong>diretto, attraverso l’<strong>in</strong>cremento della probabilità di un colpo di Stato da parte<br />
dei cittad<strong>in</strong>i nei confronti delle istituzioni.<br />
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RIS<strong>OR</strong>SEt+1