TESI DI LAUREA in Economia Civile VOICE OR - Aiccon
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In modo più estremo Mandeville arriva a sostenere la necessità del vizio, poiché la<br />
ricerca della soddisfazione egoistica del proprio <strong>in</strong>teresse è la condizione prima della<br />
prosperità:<br />
“Il vizio è tanto necessario <strong>in</strong> uno stato fiorente<br />
quanto la fame è necessaria per obbligarci a mangiare.<br />
È impossibile che la virtù da sola renda<br />
mai una nazione celebre e gloriosa”.<br />
Coloro che, <strong>in</strong>vece, impostano la loro esistenza secondo il virtuoso pr<strong>in</strong>cipio di<br />
accontentarsi della propria condizione conducono la loro vita nella rassegnazione e nella<br />
pigrizia danneggiando la produzione <strong>in</strong>dustriale, causando, secondo Mandeville, la<br />
povertà della nazione ed ostacolando il prodigioso sviluppo che avrebbe<br />
successivamente portato alla prima rivoluzione <strong>in</strong>dustriale.<br />
1.3.2 L’utilitarismo e l’homo oeconomicus<br />
“Viviamo <strong>in</strong> un mondo di persone ragionevolmente<br />
ben <strong>in</strong>formate che agiscono <strong>in</strong> modo <strong>in</strong>telligente<br />
nel perseguimento del proprio <strong>in</strong>teresse personale”<br />
(Stigler, 1981)<br />
Si arriva con queste basi a fare <strong>in</strong> modo che il capitalismo, come fenomeno<br />
economico, si possa ripercuotere sulla vita civile degli uom<strong>in</strong>i, riflettendo i propri tratti<br />
<strong>in</strong>dividualistici nella “teoria della giustizia” 1 che va sotto il nome di utilitarismo.<br />
L’utilitarismo, i cui pr<strong>in</strong>cipali esponenti sono Bentham (1789), John Stuart Mill<br />
(1861) e Henry Sidgwick (1874), prevede un unico criterio per valutare più esattamente<br />
possibile le conseguenze delle azioni: il benessere o utilità netta per ciascun membro<br />
della collettività considerata, e cioè la capacità di un’azione/oggetto di produrre<br />
benefici, vantaggi, piacere, bene, felicità al netto dei costi, svantaggi, pene, mali o<br />
<strong>in</strong>felicità.<br />
I tre pr<strong>in</strong>cipi su cui si basa l’utilitarismo sono (Sen, 2000 e Zamagni, 2007a):<br />
1. conseguenzialismo;<br />
2. benesserismo o welfarismo;<br />
1 Per teorie della giustizia si <strong>in</strong>tendono teorie impegnate nella formulazione di pr<strong>in</strong>cipi di<br />
giustificazione di istituzioni, pratiche sociali, regole e scelte pubbliche, che derivano dalla<br />
necessità di perseguire due criteri: quello di efficienza economica e quello di equità (Ors<strong>in</strong>i,<br />
2007).<br />
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